Intervento del DS Alfonso COSTANZA dell’IIS “Nicholas Green”
Si è tenuto domenica 18 ottobre 2015 a Policoro un proficuo incontro tra gli esponenti delle varie istituzioni locali e non per esaminare la forte richiesta del territorio di istituire un’area protetta, di estensione pari a tutto l’arco ionico, che sappia proteggere i beni culturali e ambientali ma anche valorizzarli e lasciare sul territorio quella componente formativa e culturale ritenuta essenziale per generare intelligenze e competenze.
Ulteriore aspetto esaminato è stato quello di accentuare la componente formativa con il coinvolgimento di scuole, istituti, università che sappiano fare propria e diffondere la cultura dei beni ambientali.
La manifestazione si è svolta presso l’affascinante Circolo velico lucano, gestito dal sig. Sigismondo Mangialardi. E’ stato presente ai lavori anche l’Ing. Alfonso COSTANZA, DS dell’IIS “Nicholas Green” che nel corso del suo intervento ha rappresentato il corso “Trasporti e Logistica – conduzione del mezzo navale” dell’Istituto, evidenziando come la missione generale dell’istruzione e della formazione comprende obiettivi quali la cittadinanza attiva, lo sviluppo personale e il benessere, ma richiede anche che siano promosse le abilità trasversali, necessarie affinché i giovani possano costruire nuovi percorsi di vita e lavoro, anche auto-imprenditivi, fondati su uno spirito pro-attivo, flessibile ai cambiamenti del mercato del lavoro, cui sempre più inevitabilmente dovranno far fronte nell’arco della loro carriera. Il DS ha poi evidenziato l’importanza dei laboratori territoriali per l’occupabilità, precisando che si tratta di una novità importante per il nostro sistema scolastico. L’apertura al territorio sarà uno dei caratteri fondamentali di questi laboratori che potranno essere realizzati anche in spazi esterni alle scuole e saranno attivi oltre l’orario scolastico. In questi luoghi i ragazzi potranno scoprire i loro talenti e le loro vocazioni attraverso l’acquisizione di competenze trasversali, conoscenze pratiche e attraverso l’educazione all’autoimprenditorialità. Tali interventi costituiscono una risposta concreta al tema della disoccupazione giovanile, alla dispersione e consentono agli studenti di orientarsi al lavoro con una didattica che guarda ai settori strategici del Made in Italy e legata alla vocazione produttiva, sociale e culturale di ciascun territorio.
Avere a disposizione una “Area Protetta” è un modo nuovo per rendere fruibile il territorio e proteggerlo; per farla diventare una vera e propria Aula Didattica per i ragazzi europei che hanno voglia di imparare, vivere il territorio, conoscere la storia di un popolo, quello della Magna Grecia, ricco di storia e fascino, culla del pensiero occidentale e dell’origine di questa nostra Europa, dando anche opportunità di nuove professionalità e posti di lavoro che si possano spendere sul nostro territorio.
E’ auspicabile la creazione di uno strumento che sappia declinare al meglio formazione, scienza, tutela e valorizzazione di un’area, di dimensione ultra regionale, nella quale giace uno straordinario patrimonio storico, culturale e ambientale. Una delle aree più straordinarie d’Europa che, purtroppo ancora troppo pochi conoscono.
Il Comitato, coordinato dalla prof.ssa Filomena Rocca, è, infatti, tra i promotori dell’iniziativa, assieme a tanti stakeholders del territorio, proprio perché la formazione dovrà essere magna pars del progetto; un’area protetta, quindi, con forti connotati tecnologici e innovativi, finalizzati anche ad attrarre turismo ecologico, nautico e formativo.
Progetto interessante, proprio perché ha contenuti molto innovativi; la giornata è stata l’occasione per fare una prima riflessione, finalizzata a individuare le esigenze di tutela e valorizzazione del territorio.
Del resto, esistono già esempi virtuosi di attività formative e luoghi di accoglienza che promuovono l’alternanza scuola-lavoro e soggiorni di vacanza educativi all’orientamento professionale, con il Circolo velico lucano, attivo da anni a Policoro. Tra queste attività, talune sono già promosse e accreditate presso il MIUR come il laboratorio in barca, dove i giovani apprendono, in via informale e partecipata, fuori dalle aule scolastiche, le scienze naturali e la cultura del mare e della nautica da diporto. – Decibel –