Mi chiamo Borgia Ida, ho sessantatre anni, vivo in c/da Torricella Superiore. Scrivo perché sono esasperata dalla situazione in cui io e la mia famiglia ci troviamo. Mi rivolgo a Lei caro Dottor Marzio Braiotta presidente del consorzio di bonifica, Lei che da mesi ci riempie di finte speranze, di bugie solo per azzittirci per qualche giorno. Mio marito dopo anni di lavoro presso il consorzio di bonifica, dopo anni di sacrifici senza mai aver ricevuto uno stipendio puntuale, due anni fa è andato finalmente in pensione.
Ma nonostante ciò, nonostante siano passati due anni ancora non ha percepito ciò che gli spetta, il TFR (trattamento fine rapporto). E lei caro Dottor Marzio Braiotta continua a burlarsi di noi. Sono una donna malata, dal 2005 ad oggi mi sono stati asportati ben tre tumori, tutti di natura maligna, qualche anno mi è stato diagnosticato il morbo di Parkinson. Dottor Braiotta Lei ha idea di quando costa recarsi periodicamente a Roma per curarsi? Ha idea di quanto costano le medicine? Ha idea di quanti debiti io e mio marito ci siamo fatti per curarmi. Debiti che avremmo potuto evitarci se solo Lei o chi insieme a Lei dirige il consorzio foste stati onesti. Sono stanca di chiamarla, di chiedere ogni volta che i diritti di mio marito vengano rispettati, vogliamo ciò che ci spetta. Ormai non ho più nulla da perdere, Dottor Braiotta le do 24 ore, dopodiché mi presenterò lì. Smetterò di mangiare, interomperò le cure, ho problemi di deambulazione, ma questo non mi spaventa. Sarò lì fino a quando qualcosa cambia, fino a quando riuscirete a capire cosa ci state facendo. 24 ore non un ora in più è questa volta non voglio parole e promesse, ma fatti. A coscienza vostra Dottor Marzio Braiotta.
Borgia Ida