Quella che sto per scrivere non è una difesa d’ufficio di Michele Trematerra, ex assessore regionale all’agricoltura, che tra l’altro conosco appena, ma una semplice presa d’atto che con le sue vicende stia già pasteggiando – alla grossa – un’opinione pubblica sempre più infame e assetata di sangue, specie quando ha saputo che su di lui grava un’inchiesta della DDA di Catanzaro per concorso esterno in associazione mafiosa.
Non è un processo, è ovvio, che su questa vicenda, come su tante altre in cui è stata coinvolta la politica, probabilmente mai ci sarà. Quello che invece si sta già svolgendo in queste ore, e si può dire molto velocemente, sulle pagine dei giornali e sui marciapiedi, che sono diventati i veri tribunali di questo paese, è il vero processo, quello che resterà impresso nella mente della gente.
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