La sovranità appartiene al popolo recita il primo articolo(secondo comma) della Costituzione italiana. Che dovrebbe esercitare il proprio diritto sovrano nelle forme e nei limiti dalla medesima previsti. Ora a giudicare dalle ultime elezioni e da quanto si ascolta in giro,a buona parte nostro popolo di esercitare la propria sovranità sembra interessi piuttosto poco!
Del resto in una Repubblica in parte fondata sul “favore e sul piacere “il concetto stesso di “diritto/dovere “risulta essere argomento piuttosto astruso.
Cui prodest direbbero i latini, a chi giova?
A chi potrebbe giovare la demolizione finale delle istituzioni repubblicane?
Di sicuro non al popolo minuto direi.Che rischia di cadere piu’ o meno inconsapevolmente nelle dolorose iniquità della sindrome di tafazzi….ovvero per essere piu’ volgari ..nelle vesti di quel tizio (richiamato dall’adagio popolare)che per far dispetto alla consorte si automutila dicoamo cosi…intimamente.
I sistemi di regole che presidiano le nostre esistenze sono un frutto maturo elaborato da secoli di lotte e codificato in leggi e codici a garanzia dei molti per calmierare i privilegi dei pochi.
Una piccola riflessione sarebbe opportuno farla tutti assieme, per evitare che il futuro dietro l’angolo ci riservi punti di non ritorno.
Se ad esempio leggiamo le notizie di questi giorni scopriamo che in concomitanza del crollo del prezzo del petrolio sono rovinate a terra tutte le maggiori borse(mercati finanziari)mondiali.
Ma come non dovrebbe essere una buona notizia?
Ed invece affatto!I miliardari del pianeta vanno in fibrillazione !
La domanda sorge spontanea,ma che razza di mondo è quello che reagisce cosi ad una notizia in grado di mutare in positivo le situazioni delle nostre “borse”della spesa.
E’ la logica del capitale bellezza direbbe un noto giornalista locale!
Ed il capitalismo non basa affatto la propria ragion d’essere sulla soddisfazione dei bisogni collettivi bensi sulla voracità dei profitti.
Ad esempio in Italia sui carburanti si paga ancora l’accise per la guerra d’Abissinia o per la spedizione in Libano, per la ricostruzione post-terremoto dell’Irpinia(dove le case costruite sono arrivate a centinaia di chilometri dai luoghi del sisma(un pochino la casta si disegna a propria immagine e somiglianza la propria base..che ne dite?)Ecc.
Si colpisce in maniera indiretta cosi si paga tutti con ovvia risonanza sulle tasche meno fornite.
Mentre sarebbe piuttosto saggio far pagare chi possiede qualcosina in piu’ rispetto agli altri.
In quella costituzione era prevista la partecipazione attiva dei cittadini tramite la vita associata(anche in Partiti).Ora si sente, (sempre in giro)che nell’arco di un ragionamento la medesima persona puo’ tranquillamente passare dalla locuzione” i partiti”non esistono piu’..è tutta colpa dei partiti! Delle due l’una!Il senso comune vira verso una tragica direzione di autosabotaggio…
Conosci te stesso” (“Gnōthi seautón”). Questa è la scritta che campeggiava sul tempio del Dio Apollo a Delfi e che per secoli ha influenzato i più importanti pensatori della cultura occidentale. Forse è tempo di ricominciare dalle nostre radici…
Angelo Broccolo