L’Amministrazione comunale più passano i giorni, le settimane e i mesi è più viene aspirata e avviluppata dalla spirale malefica di uno strano morbo, quello dell'”INDEFFICIENZA”. Ebbene dopo che a livello nazionale, e nella fattispecie a Palazzo Chigi, si è diffuso il virus dell'”annuncite”, scoperto dallo stesso presidente Renzi, ma di cui lo stesso non è immune, anche a Corigliano, e in particolar modo nel Palazzo di Citta’, si è diffuso uno strano male, appunto quello dell’indefficienza.
Questa INDEFFICIENZA è una malattia, che si decodifica in una parola-concetto che tra l’iincip della radice e l’inserimento della desinenza risultano assemblate due parole in unico concetto che identifica, appunto, “nominalmente”, questa malattia, ovvero l’indecenza e l’inefficienza di quest’Amministrazione che, da diversi mesi, in maniera indiscreta e indiscriminata, va affermandosi e diffondendosi, a vista d’occhio e senza ritegno, nella compagine amministrativa con tutti gli effetti deleteri e tragici che ne possono derivare.
I quali e stessi effetti sono ben visibili agli occhi di tutti, con una percezione alquanto negativa da parte dei cittadini di un quotidiano che sine die è sempre alla stregua del giorno prima, e cioè contraddistinto da disservizi, inefficienze, soprusi e “distorture” politico-amministrative che anneriscono negativamente la vita della Comunità.
Cosa dire: è proprio una brutta malattia questa indefficienza! Qualcosa che colpisce nel nucleo essenziale e vitale la mente degli amministratori, tanto da annebbiare la vista e tutti gli altri sensi, con un blocco totale delle funzioni cognitive. Ecco perché il nostro Sindaco da mesi e mesi, unitamente agli assessori, non riescono a produrre una sola idea di Citta’, un solo progetto che s’inquadri in una programmazione volta allo sviluppo e al benessere del territorio e della Comunita’. Ecco perché si continua ad assistere ad interventi estemporanei ed una tantum, senza badare a nessuna logica, a quel buon senso comune.
Allora speriamo , come al solito in questi casi, nella buona sorte. Prima o poi ci sarà qualcuno che scoprirà la medicina giusta, l’antidoto adatto per sopprimere questo strano morbo, liberandoci dalle fauci di questo drammatico andazzo. Infatti, pare che gli esperti sostengano che col tempo gli amministratori che ne sono colpiti, pur cercando di celare la loro malattia con artifizi volti alla mera propaganda quella agitata da una certa ipocrisia e imperniata da un certo cinismo, tirano la corda fin quanto possono ma poi, verso la fine del proprio mandato, gettano la spugna… pensando di cambiare nuovamente abiti. Ma siccome la gente non è più fessa, e considerato che questi giochetti li ha già visti e subiti, difficilmente potranno riaffermarsi; ragion per cui il morbo dovrebbe avere i giorni, al massimo i mesi contati. Speriamo. Altrimenti è la fine.