Lo spettacolo di Gianni Aversano & Napolincanto propone, sotto forma di un coinvolgente teatro-canzone, l’incontro con 500 anni dell’anima ancora viva di Napoli, immutata nella sua passione accesa, religiosa e dissacrante, colta e popolare, drammatica ed esilarante. Uno spettacolo che racconta di innamorati incantati di fronte alla bellezza della natura, di strani briganti che lottano per la libertà, di goffi personaggi vittime di donne crudeli.
Da Pergolesi a Donizetti, dalla poesia di fine Ottocento fino alla odierna musica nel cemento di Enzo Avitabile, dalla maschera di Pulcinella al ridicolo Ciccio Formaggio… Si canta, si piange, si ride, si balla e si esce infine sorpresi dalla leggerezza mai banale che ha veicolato una cultura così gravida di significato e di bellezza.
Nella diversità degli stili e dei secoli tutto viene legato da una tradizione viva e non museale che ancora parla ad ogni cuore, commuove e provoca lo spettatore di ogni età e coordinata geografica.
Da Harvard a Mosca, da Tallin al Circolo Polare Artico, Gianni Aversano si è esibito tra l’altro nei luoghi più prestigiosi delle città italiane come nei paesini più nascosti.
La discografia: Scetate e guarda (2004), Napolincanto Live (2005), Napule, popolo e Dio (2006), Rosa, preta e stella (2008) e Mozart e Pulcinella. Serenata buffa di una notte napoletana un’operetta buffa nella quale si racconta, tra esecuzioni di arie e brani popolari del ‘700 napoletano, della permanenza di Mozart a Napoli e di quanto questi abbia attinto da quell’immenso patrimonio artistico.
In repertorio anche uno spettacolo di macchiette tutto da ridere “E allora? Guarda, stupisci!”, ed uno spettacolo sulla tradizione religiosa, “La santa allegrezza”, eseguibile anche nelle chiese.
Il Tg1 musica, il Tg2 della RAI, “La stanza della musica” su Radio 3 RAI, Radio Vaticana, L’Espresso, L’Avvenire e tanti quotidiani regionali hanno dato notizia dell’attività di Gianni Aversano e del suo gruppo, formato attualmente da Paolo Propoli alla chitarra e Michele De Martino al mandolino.