Nell’ambito del Progetto “La scuola per la coesione”, Giovedì 12 Dicembre alle ore 11.00 presso il teatro Metropol , sara’ rappresentato lo spettacolo “Malaluna”, di e con Rosy Canale. E’ una iniziativa che vede il coinvolgimento attivo di ben cinque scuole dell’aria urbana Corigliano Rossano.
In particolare:
– L’Istituto Comprensivo Erodoto (scuola capofila)
– L’Istituto Comprensivo Tieri di Corigliano
– L’Ipsia Iti Nicholas Green di Corigliano
– L’Istituto Comprensivo n. 1 di Rossano
– L’Itc Ita di Rossano Calabro
Le motivazioni che hanno portato le scuole a proporre alla cittadinanza uno spettacolo di tale portata, sono contenute nella storia stessa della protagonista.
Rosy Canale nasce e cresce a Reggio Calabria. La sua giovinezza è scandita dai morti ammazzati della seconda guerra di ‘ndrangheta in riva allo stretto. Poco più che ventenne diviene imprenditrice di successo nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento. Malaluna, il suo locale, nel 2003 rientra tra i 10 clubs di massima tendenza in Europa, secondo un’indagine de L’Espresso. Dopo essersi ripetutamente opposta allo spaccio di cocaina nella sua discoteca, imposta dalle potenti ‘ndrine di Reggio, Rosy Canale subisce un violento pestaggio: punizione esemplare per chi si concede il lusso di ribellarsi (le rompono denti, un braccio, una mano, tre costole, il femore).
È salva, ma ci vogliono 8 mesi di ricovero e tre anni di riabilitazione per riprendersi. La strage di Duisburg del ferragosto del 2007 è lo spartiacque della sua esistenza. Una mattanza senza precedenti, pianificata a pochi chilometri dalla sua Reggio e consumatasi in Germania:
l’ennesimo orrore della lunga faida tra le cosche di San Luca, il paese aspromontano considerato la capitale della ‘ndrangheta mondiale.
Rosy decide di trasferirsi lì, dove il crimine ha origine, e di avviare la sua rivoluzione pacifica fatta di legalità e condanna della violenza. Lavora come volontaria nella scuola media e fonda il Movimento delle Donne di San Luca dove si ritrovano le madri, le sorelle, le mogli e le figlie di tante famiglie toccati da lutti di ‘Ndrangheta.
La mission dell’associazione è quella di creare opportunità formative, lavorative e culturali in un territorio ad altissima penetrazione mafiosa.
“La violenza ha cambiato la mia vita in maniera drastica. Il mio nome poteva essere nella lista delle vittime della ‘ndrangheta, ma io non sono morta.”
2013 – Rosy racconta la sua storia nei teatri italiani con un evento intitolato “Malaluna – storie di ordinaria resistenza nella terra di nessuno”, regia di Guglielmo Ferro, musiche di Franco Battiato.
La partecipazione è gratuita ed è diretta a quanti (docenti, studenti, genitori, cittadini), sono sensibili alle tematiche rappresentate. {jcomments off}