La celebrazione, preceduta dalla Santa Messa nel Santuario di San Francesco di Paola officiata dal Superiore, Padre Antonio Bottino, il quale nell’Omelia ha ricordato il sacrificio dei militi che hanno donato la loro vita per la libertà e la pace, ha visto l’epilogo con la deposizione della corona di alloro, offerta dall’Amministrazione Comunale, al monumento che ricorda i caduti di tutte le guerre.
E’ toccato al Sindaco, dott. Giuseppe Geraci, rivolgere il deferente saluto ai militari di ogni ordine e grado, alle Forze Armate e alle Autorità civili e religiose. Toccante il messaggio del Primo cittadino allorquando ha ricordato il sacrificio del Sottotente dell’Esercito, Raffaele Ferrari, che colpito in varie parti del corpo da oltre 70 schegge di granata, da buon figlio della terra coriglianese, ha donato tutto se stesso per gli ideali di libertà, pace e giustizia sociale. Poco più che ventenne, Raffaele Ferrari, era giovane studente in medicina chiamato come tanti altri (il Tenente Terenzio Famele, Alfredo Tricarico, Michele Caruso, Alfonsino Prantera, Emilio Polino e Saverio Bruno) a rendere il servizio alla patria che compì fino all’estremo sacrificio. Il Sindaco, inoltre, ha dato lettura di uno stralcio dell’articolo del periodico locale “Il Popolano” del 1923 a firma del prof. Vincenzo Gallerano, che riportava l’orazione funebre fatta dal preside Gallerano all’arrivo in città della salma del Sottotenente Ferrari. Il discorso del Sindaco Geraci è stato rivolto in particolare alle nuove generazioni, è deve essere da sprone perché si tenga alto il buon nome della patria e della città di Corigliano. Dopo l’intervento del Sindaco è toccato a Luigi Algieri, unico reduce della Seconda guerra mondiale che con un commovente accenno ha ricordato il suo periodo di prigionia e deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz. L’esempio e la testimonianza si sono fatti più forti quando il reduce ha ringraziato Dio per averlo scampato dalla morte e avergli dato la possibilità di dare testimonianza di quel periodo di paura.
Ufficio Stampa
Corigliano Calabro 04.11.2013