Almeno una volta nella vita ci è capitato di aver acquistato un cellulare, un televisore o un elettrodomestico per poi scoprire, durante l’utilizzo, che lo stesso non era perfettamente funzionante, ma difettoso e non conforme alle caratteristiche che il venditore aveva garantito.
Subentra, quindi, la rabbia per le spese sostenute e per il disagio subito, non potendo utilizzare il prodotto come pensavamo.
Restiamo, quindi, disorientati perchè non sappiamo come risolvere il problema nella convinzione che è difficile, se non impossibile, che il venditore sostituisca il bene acquistato.
Oggi il consumatore è tutelato a 360 gradi grazie al Codice del Consumo e, l’ Unione Nazionale Consumatori che si occupa quotidianamente di responsabilità da prodotto difettoso e non solo, fornisce orientamento ma anche risultati e risposte concrete agli utenti.
Intanto è importante sapere che se si acquista un prodotto difettoso (pensiamo al cellulare, alla lavastoviglie, al computer..) il venditore è responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto che sia presente nel prodotto al momento dell’ acquisto.
Il consumatore che si accorge del difetto e del malfunzionamento del bene acquistato non sarà quindi costretto a rassegnarsi ma al contrario avrà due possibilità:
chiedere la riparazione o, in alternativa, la sostituzione del prodotto senza sostenere alcuna spesa.
Non solo..
L’acquirente potrà chiedere anche la riduzione del prezzo del bene difettoso o la risoluzione del contratto se, per esempio, la riparazione o sostituzione del prodotto sono impossibili o troppo onerose per il consumatore oppure se il venditore non ha provveduto alla riparazione o sostituzione nel congruo termine stabilito.
Uno dei tanti casi trattati dall’ Unione Nazionale Consumatori che ha avuto esito positivo riguarda la responsabilità per la vendita di un depuratore dell’acqua risultato difettoso.
Il consumatore, dopo aver acquistato il prodotto con ingenti costi, non poteva utilizzarlo perché lo stesso, invece di depurare l’acqua, emanava terra.
Il Giudice di Pace riconosceva la responsabilità del venditore condannandolo non solo alla sostituzione del depuratore ma anche al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali sia per i costi sostenuti che per i disagi subiti dall’acquirente.
Avv. Isabella Vulcano
Unione Nazionale Consumatori
Comitato di Corigliano
Presidente avv. Elvira Campana