Alle ataviche problematiche se ne sono aggiunte di nuove con esisti che ,non appare neppure eufemistico , definire letali per i cittadini.Persino il Sub-comissario Pezzi nel decidere di autosospendersi ha dichiarato,con parole inequivocabili ” O si cambia, o tutti a casa».
Un chiaro messaggio al Governatore-Commissario,che lungi dal dare segnali di ravvedimento sui guasti provocati alla salute collettiva dalla Sua politica di tagli a colpi di scure ,continua a pubblicizzare le sue gesta immaginifiche con campagne propagandiste di proporzioni irragionevoli con un piglio totalitario che appare persino esilarante ,ricordando da vicino la parodia di Chaplin sul grande dittatore…Ripensando alle dichiarazioni del Governatore,risalenti a poche settimane orsono,quando trionfante snocciolava cifre e progetti che a suo dire “dopo tre anni di Piano di rientro siamo riusciti a ridurre di un terzo il disavanzo sanitario ed ora avanti con i quattro presidi ospedalieri nuovi” Ci verrebbe da dire:riduzione ,anzi soppressione del diritto alla cura,costati peraltro la pelle ai vecchi Ospedali,per giungere ai nostri giorni alla determinazione della Corte dei Conti che senza perifrasi rileva “Si tratta di un uso improprio del contratto “in merito al “projet financing” per la realizzazione dei nuovi ospedali della Sibaritide, di Vibo, di Gioia Tauro e di Catanzaro che prevede una ripartizione del finanziamento del 30% a carico del privato e del 70% a carico di Regione e Stato..e che” Con un investimento di poco meno di 200 milioni i privati si accaparrano introiti sicuri per 382 milioni di euro”.(Fonte Corriere della Calabria).,anni di propaganda finiti allostato arenatisi su una lattina di latta…e mi permetta il colto Governatore,al uale credo sfugga nella sua raffinatezza istituzionale , il senso di un antico proverbio calabrese “U ciucciu chi non misi a cuda a tri anni,na menti cchjiù. “
A margine del totale fallimento degli obiettivi di risanamento -e riorganizzazione del sistema sanitario regionale che non assicura in larga parte del territorio regionale neppure i livelli minimi di assistenza, si aggiunge la beffa di una tassazione tra le piu’ onerose della nazionele aliquote Irap e Irpef ).Cosa dire di esami o visite con liste d’attesa che sfiorano l’anno solare?Dei turni massacranti cui sono sottoposti medici,infermieri,e personale ausiliario?Delle fughe della speranza che spingono migliaia di calabresi a rivolgersi altrove,depauperando le nostre ,già limitate,risorse a vantaggio di altre Regioni?
Si potrebbe provare a raccontare al nostro ineffabile Governatore di quel medico che ai parenti in ansia per le sorti del congiunto ,rispose con candore metafisico…”L’operazione è perfettamente riusciuta..ma purtroppo il malato è morto..
”Appunto,la sanità calabrese è definitivamente affondata anzi scomparsa dalle mappe della sofferenza di migliaia di famiglie!
Ne prenda atto l’ex Sindaco di Reggio Calabria , si dimetta in tempi rapidi e ci risparmi almeno stavolta la burla del “io non sapevo”.
Angelo Broccolo
Presidente Assemblea Regionale SEL