Noi siamo un’altra cosa. E lo è anche Gino Promenzio quando si parla di Regole. Ringraziamo la stampa perché ci dà l’occasione per ribadirlo. È un casellario giudiziario non illibato che scatena lo sdegno del caso. E allora approfondiamo: per noi è un piacere. La lista “La Bellezza e le Regole” vede candidati rappresentanti di “Civico 17” e di “Risveglio Democratico”.
Si sottoscrive il Codice Etico di “Civico” e ci si impegna reciprocamente a formare una squadra di gente perbene: i candidati provengono dalla società civile e rassicurano circa la loro onestà. Sabato 27 aprile la lista viene presentata al Garopoli Per i casellari c’è tempo fino a sette giorni prima della data del voto. Non siamo né poliziotti né giudici: crediamo nella parola della gente.
Così ci comportiamo noi di “Civico”. Cosi fa pure la dirigenza di “Rd”. Finché arrivano gli stessi casellari: la maggior parte di essi giunge proprio in queste ore. Se qualcuno dei candidati ha pendenze di cui non ci ha detto nulla prima, non possiamo che prenderne le distanze. E certamente non ci consola sapere che anche le altre coalizioni sono incorse in analoghi incidenti. Con tutto il rispetto umano, al di là del reato contestato, noi – come detto – siamo altro. E lo ribadiamo pure stavolta, verificando (noi) che la sig.ra Caputo Grazia e Massimo Derosa, hanno prodotto un casellario positivo e quindi non considerandoli entrambi più candidati de “ La Bellezza e le Regole”
A nessuno permettiamo di insinuare alcunché circa la nostra buonafede e onestà. E tanto vale, doppiamente, per il nostro candidato a sindaco Gino Promenzio, tra l’altro oggetto di lettere anonime e minatorie oltrechè dal contenuto infamente, farneticante e vigliacco, che mirano a limitare (infangando) la chiara forza politico-elettorale.
Con questa certezza granitica continuiamo la nostra lotta di democrazia e legalità. A testa alta.
La Bellezza e Le Regole