Raccogliendo le segnalazioni di diversi dipendenti comunali, i quali lamentavano il fatto di essere stati costretti a sostenere la visita medica obbligatoria in condizioni igienico-sanitarie non certo ottimali, questa mattina abbiamo voluto controllare di persona. A tal proposito, ci siamo recati presso l’autoparco comunale, dove vengono effettuate le visite in uno stanzino adibito ad hoc, e dove staziona una sorta di camper-roulotte all’interno del quale vengono effettuati prelievi di sangue.
La prima cosa da rilevare è che il servizio è stato affidato ad un ente privato, tale Medica Sud s.r.l., con sede legale a Bari. Una volta giunti sul posto con una delegazione guidata dal consigliere comunale Francesco Sapia, abbiamo subito percepito che qualcosa non quadrava: vicino al camper un paio di dipendenti, in attesa del loro turno, si scambiavano opinioni e manifestavano l’un l’altro il proprio scetticismo dettato dal doversi sottoporre ad un prelievo di sangue in una roulotte che già dalle condizioni esteriori non lasciava presagire nulla di buono. Alla nostra richiesta di visionare gli uffici adibiti alle visite nonché l’interno del camper, un addetto ci ha in un primo momento negato l’accesso, rivolgendosi a noi con arroganza e maleducazione. Quando, dopo aver più volte insistito, siamo riusciti ad entrare, seppur per pochi secondi, abbiamo potuto constatare con i nostri occhi l’inidoneità dei luoghi preposti. Ambienti fatiscenti, sporcizia a terra, ragnatele, macchinari ingialliti. Raccogliendo le testimonianze di altri dipendenti, è capitato anche che ci fossero fazzoletti sporchi a terra, gocce di sostanze non meglio specificate e addirittura uno scarabeo morto a terra. Sulla base di quanto visto, il MoVimento 5 Stelle chiede che in futuro l’Amministrazione sia maggiormente attenta nel garantire che servizi del genere, così come tutti quelli attualmente affidati ad enti privati, siano svolti nel rispetto dei più elementari standard qualitativi. Nei prossimi giorni, peraltro, provvederemo ad approfondire la faccenda anche dal punto di vista finanziario, perché chiederemo di prendere visione dei contratti intercorrenti tra il Comune e tutti gli Enti privati, come la suddetta Medica Sud s.r.l, che gestiscono servizi di vitale importanza per i cittadini. Un comune che è arrivato sull’orlo della bancarotta anche a suon di consulenze esterne e generosissimi bandi di gara, può invertire la rotta solo partendo dai valori della trasparenza e della condivisione delle scelte con i cittadini. I coriglianesi hanno il diritto di sapere cosa pagano con le loro tasse!