La compagine politica che sostiene l’Amministrazione comunale è (quasi) tutta compatta e a favore di Forza Italia… e allora perché in Consiglio comunale utilizzano mille artifizi per “nascondersi”?
Dopo tanto parlare, dopo la tiritera infinita sulla data del voto, dopo i tanti dubbi (sulla validità) delle modifiche apportate approvate dal Consiglio regionale prima allo statuto e successivamente alla legge elettorale regionale, ora ci siamo: il 23 novembre si voterà per l’elezione del nuovo Governatore e il nuovo consiglio regionale della Calabria, e per sabato prossimo infatti è fissato il limite “ultimo” per presentare ufficialmente le liste dei candidati.
E questo è il bello, o meglio dopo gli estenuanti “balletti” dei vari uscenti, con i maggiorenti dei partiti a studiare mosse e strategie per conquistare il campo di battaglia, adesso inizia la partita vera. Almeno dal loro punto di vista. E da questi giochi, giochini e balletti la nostra citta’ non è affatto fuori, anzi.
Diciamo da subito, che, visto lo scenario calabrese in generale e considerato sul come ha “chiuso” la legislatura l’ex Governatore Scopelliti (condannato a 6 anni di carcere e con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, il che la dice già tutta e per intero… da che razza di amministratori in questi anni siamo stati governati), per il futuro di questa Regione non possiamo che non essere positivi e fiduciosi, come dire: peggio di come è andata fino adesso non potrà andare, il fondo l’abbiamo già toccato e fisiologico che chiunque “risulterà” tra gli eletti potrà fare solo meglio.
Tuttavia in queste settimane con i partiti e i vari “esponenti” e “leaders” impegnati a studiare la “formula” giusta, in nome del buon programma e quindi del futuro buon governo della regione Calabria, guardando da destra a sinistra e viceversa il balletto e le danze che gli stessi hanno praticato anche con una certa disinvoltura, dove gli ideali e i valori di riferimento che un tempo animavano la “scena” oggi sembrano essersi del tutto liquefatti, ne abbiamo viste di tutti i colori.
I vari uscenti prima si sono abbarbicati alle proprie poltrone, poi, visto che gli spazi di manovra si andavano restringendo, hanno mollato la presa. E il tempo più che trascorrere sembrava andargli contro, e questo sempre dal loro punto di vista. L’unica certezza ci è pervenuta dalle primarie con la vittoria netta di Oliverio, e che sembra essere il predestinato a diventare verosimilmente il prossimo Governatore della Calabria. Lo stesso Oliverio che fa politica, e che ha ricoperto già mille incarichi istituzionali, essendo stato già consigliere comunale, provinciale, regionale, sindaco, presidente di provincia, parlamentare e più ne ha più ne metta. Però, e c’è sempre un però, in questo caso positivo: è un politico onesto. Mai neanche un avviso di garanzia. E’ questo in Calabria fa sempre notizia.
Dal versante opposto, abbiamo il suo “pari” antagonista, il candidato della Destra è Wanda Ferro, espressione di Forza Italia. Ma la sua candidatura non è stato il frutto delle primarie, che da Berlusconi sono viste sempre come fumo negli occhi, bensì l’ennesima e l’ultima candidatura decisa nella solita stanza di Palazzo Grazioli. Una candidatura sospinta, “sponsorizzata” – a dire il vero, sin dal primo momento – dallo stesso Scopelliti. E già questo, per utilizzare , suppergiù, il pensiero del buon Geppino Caputo, porta male alla stessa e a tutta F.I.
E poi, notizia fresca di giornata e quasi ad “horas”, vi è la candidatura centrista degli “alfaniani” che hanno costituito il Polo dei moderati, ossia “Alternativa Popolare Calabrese” con candidato a Governatore l’avv. Nico D’Ascola. Questa è la vera sorpresa, poiché nessuno si aspettava che tra la destra e la sinistra ci fosse anche il Centro, poiché in Calabria, ci si è orientati nel senso del bipolarismo perfetto ovvero o di qua o di là. A questo punto a onor del vero, occorre dire che sia nell’Udc che nell’Ncd – che ormai a livello nazionale presto si costituiranno in unico partito, almeno questa sembra che i vari leaders nazionali vanno predicando da tempo, con l’intenzione di dare vita alla Coalizione Popolare – c’è stata una vera emorragia coi vari “esponenti” vicino a Scopelliti che si sono “accasati”, dopo tante diatribe interne, in Forza Italia. Sempre quella stessa Forza Italia che per giunta va predicando il rinnovamento (ma questo è un altro discorso, lasciamo stare).
E tutto questo “arrembaggio” che forma prende a Corigliano?
Per il centrosinistra è certa la candidatura del dott. Angelo Broccolo, “rivoluzionario” e comunista verace da sempre, in Sel. Nel Pd, e questa è una notizia, o meglio ancora “la” notizia, segno che forse qualcosa hanno imparato dal recente passato, sembra che non litigano più tra di loro, o almeno le discussioni le affrontano non sui giornali ma nelle sede opportune. Tuttavia dovrebbe esprimere una candidatura “unitaria” tra le varie correnti. Ragion per cui si sta lavorando di lima, guardando in prospettiva.
Sul fronte opposto, ovvero a destra, poiché qui, in questo schieramento vi è soltanto l’alleanza tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, c’è il pastrocchio. Per quanto riguarda Fratelli d’Italia ancora non si sa se esprimerà una candidatura autoctona o se punterà sul leader provinciale dello stesso partito, Luca Belmonte. In Forza Italia già in tempi non sospetti, Geppino Caputo, uno dei pochi ex An che non ha aderito a NCD, sarà della partita. E del territorio dell’Area Urbana Rossano-Corigliano sarà il solo diretto esponente. Poiché l’on. Dima, essendo rimasto spiazzato dalla “caduta” del suo leader di riferimento, ovvero quello stesso Scopelliti che lo “ripescò” nominandolo sottosegretario regionale, non avendo più una certa forza elettorale sembra abbia deciso di non candidarsi; e il suo “pensiero” sarebbe quello di “giocare” dietro le quinte in favore del candidato forzista (cosentino, o meglio di un paesino del tirreno cosentino) l’on. Orsomarso. Ma sempre in F.I. c’è poi, ovviamente con il rispettivo “peso” politico, chi “porta” l’on. Mancini, ed è il caso di Campolo; e chi ha già si è “dichiarato” per impegnarsi per l’on. Morrone, ed è il caso di Alfio Baffa.
Dunque, al netto di tutto, il voto dei coriglianesi, seguendo queste “indicazioni”… con la genialata dei nostri politici locali, o meglio per i forzisti dell’ultima ora o della prima ora, forse in nome del proprio “carrierismo”, di far votare esponenti di altri territori…per lo più cosentini,sarà frammentato… Col risultato ultimo che l’Area-urbana rischierà di non esprimere un solo rappresentante in consiglio regionale, anche se l’ex sindaco di Rossano Geppino Caputo ha buone – nonostante qualcuno sta cercando di sbarragli la strada in ogni modo – è l’unico, almeno nel centrodestra , a poter essere eletto.
Poi ci dovrebbe essere, ancora, la candidatura dell’on. Michele Trematerra, anche se non è diretta espressione territoriale di questo comprensorio, che ha come “sponsor” territoriale tutta l’area politica che si rifà a Cataldo Russo. Poi c’è quasi certamente la ricandidatura del consigliere regionale uscente on. Gianluca Gallo sempre col Polo dei Moderati.
Tuttavia aspettando la presentazione delle liste, come già detto prevista per sabato, questi sono i “nomi” degli aspiranti consiglieri, questo lo scenario politico. All’appello manca il nome del candidato del Pd che sicuramente, nell’Area Urbana, ne esprimerà uno se non due, uno per Corigliano e uno per Rossano. Vedremo.
Frattanto sorge spontanea una domanda, considerato che la gran parte della maggioranza che sostiene l’Amministrazione comunale nonché lo stesso sindaco Geraci si rifà a Forza Italia: come mai in Consiglio comunale tutto il centrodestra si continua a nascondere dietro a mille artifizi e tante sigle “civiche”? Anche il sindaco Geraci, in prima persona, qualche giorno fa ha affermato che alle scorse elezioni provinciali ha sostenuto di aver votato per FI… e allora piuttosto che continuare a nascondersi… perché non uscire allo scoperto?