Ulteriori rivelazioni sui rapporti tra la cosca coriglianese e i fratelli Mario e Franco Straface sono state fornite dal pentito Vincenzo Curato nell’interrogatorio del 7 gennaio 2010. In sintesi il collaboratore ha riferito: di aver eseguito personalmente dei furti nell’anno 2005 su ordine di Maurizio Barilari nei confronti di un’impresa edile al fine di favorire quella dei fratelli Straface; che la criminalità coriglianese ha fortemente osteggiato la ditta di Giuseppe Gencarelli sempre per lo stesso motivo, cioè per far sì che gli Straface acquisissero nuove commesse, anche in regime di subappalto;
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