Tanti i progetti. Primo fra tutti, quello di Acquaformosa, piccolo centro ai piedi del monte Pollino. Ma come funziona il progetto? «Una volta arrivati nei centri d’accoglienza (i Centri di Identificazione ed Espulsione, ndr), gli immigrati possono fare richiesta di asilo politico e successivamente, dopo essere stati valutati da un’apposita commissione internazionale, accedere allo status di rifugiati».
«Dopodiché gli aventi diritto vengono portati in paese e il comune, attraverso un’apposita associazione finanziata con i fondi del progetto, si occupa di fornire loro i documenti e di sottoporli alle visite mediche».
I fondi erogati dal Ministero dell’Interno garantiscono una quota standard di 22 euro al giorno per ogni rifugiato «e con i finanziamenti si è in grado di fornire un alloggio ad ogni famiglia tra quelli a disposizione del comune, di iscrivere i bambini a scuola e all’asilo e di cercare un impiego per i genitori». Infatti in virtù della Legge Regionale 18 del 2009, «la Calabria garantisce misure di protezione sussidiaria e umanitaria e promuove l’integrazione degli stranieri mediante l’inserimento socio-lavorativo».
Perciò «grazie a questa legge approvata dalla nostra regione sono previsti dei tirocini formativi riservati ai rifugiati presso aziende della zona».
L’adesione poi ai progetti Sprar (Servizio di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Ministero dell’Interno del Comune di Corigliano e Comuni limitrofi ha permesso la valorizzazione e riqualificazione di alcuni territori come San Giorgio Albanese, Cassano all’Ionio.
“I minori non sono propaganda, sono il futuro da dovunque loro vengano”.
E’ quanto ci aspettiamo dal convegno appena discusso sul tema “I minori stranieri non accompagnati vittime di tratta e sistema di protezione in Calabria”.
Il progetto INCIPIT è uno dei 20 progetti finanziati in Italia e la Regione Calabria è una delle otto Regioni che è titolare.
Noi di Idm sosteniamo il concetto sulla legalità. Si fa legalità quando:
-si rispetta il prossimo, il debole, il diverso;
-si accoglie lo straniero e lo si aiuta nell’integrazione;
-non si violano i diritti degli altri;
-non si è omertosi;
-si rispetta il codice della strada;
-ci si impegna per salvaguardare la natura…
…insomma, quando si collabora per una convivenza civile.
Stella Algieri
Idm Corigliano