Ci si duole, oggi, in questa città che chiamiamo città ma che purtroppo ancora città non è, delle cose che non vanno, dei servizi che non funzionano, della sordità di chi ci amministra, del cambiamento che stenta ad arrivare. Tra queste lagnanze, legittime, va annoverato certamente anche il dispiacere per il tempo che non è più, per le belle iniziative realizzate da Comune, associazioni e cittadini negli anni addietro.
Ci si riferisce ai tempi floridi di Piana Caruso e zona montana tutta, con sagre e iniziative semplici ma apprezzate, a Schiavonea con Alba Jazz ed altri momenti di socializzazione e cultura, ma soprattutto al Centro Storico: la Grande Festa di Via Roma, Chiese Aperte, il concorso dei balconi fioriti, le mostre, ecc.
È sparito tutto. Né l’attuale Amministrazione sembra avere una politica culturale ed una strategia turistica, tant’è che l’uno e l’altro settore rappresentano alcune tra le tante pecche di questo esecutivo. La Notte Bianca ha rappresentato un momento positivo, eccezion fatta per il pagamento imposto per l’ingresso al Castello mentre in tutti i musei d’Italia si entra gratis, ma tuttavia è stata circoscritta alla sola area del maniero. Ma iniziative nell’intero borgo antico? Manifestazioni anche a costo zero indette dal Comune? Non è un caso che la Pro loco sia oggi con un presidente dimissionario e che ciascun cittadino o associazione si senta sfiduciata anche solo a pensare ad organizzare qualcosa, dinnanzi alla scarsa sensibilità di chi ci amministra.
Ci sono manifestazioni che si possono realizzare con poco. Ma nulla si può fare se non vi è, alla base, la cultura e l’istruzione, la propensione all’ascolto e al confronto. Argomenti tabù per questa Amministrazione Comunale.
GIORDANO BRUNO