Rpt e MnS: Nella rivendicazione dei diritti serve maggiore partecipazione dei cittadini
L’idea di un Distretto di Polizia nel territorio della Sibaritide diventa più concreta e reale se Rossano e Corigliano sapranno dare vita alla fusione tra le due Città. Anche questo significa essere lungimiranti per creare un futuro solido e carico di prospettiva a quest’area della Calabria. Senza dubbio c’è tanto da lavorare.
Soprattutto per un maggiore coinvolgimento dei cittadini affinché si interessino dei grandi temi sociali e riscoprano un senso di appartenenza comprensoriale e non più di campanile. E a proposito, dispiace ed imbarazza constatare che nel momento in cui c’è da far la voce grossa per rivendicare diritti e servizi per il territorio, la gente si defila. O, ancor peggio, resta indifferente! È opportuno, dunque, che le Istituzioni diano il buon esempio, senza cadute di stile e senza sottovalutare l’importanza trainante che può e deve avere l’atteggiamento degli organi democratici nell’opinione pubblica. È quanto dichiarano il Capogruppo consiliare del movimento “Rossano Prima di Tutto”, Giuseppe Antoniotti, ed il Segretario cittadino del Movimento nazionale per la Sovranità, Rodolfo Alfieri, che stamani (sabato 6 maggio) hanno partecipato, insieme ad una folta delegazione dei rispettivi gruppi politici, alla manifestazione provinciale sulla sicurezza tenutasi in Città e promossa dal sindacato di polizia “Libertà e Sicurezza”. Cadute di stile a parte, alle quali purtroppo ci ha abituati il Sindaco Mascaro con le sue “ramanzine” fuori luogo, come quella di stamani sull’inutilità di indossare la fascia tricolore, credo – dichiara il consigliere Antoniotti- che la manifestazione odierna promossa dal LeS sia un punto di partenza per ridisegnare la geografia dei presidi di sicurezza nella Sibaritide. Certo – precisa Antoniotti – con la consapevolezza che solo la fusione di Rossano e Corigliano potrà innescare il processo di rivalorizzazione di servizi e diritti che in questi ultimi anni sono stati lentamente sottratti a questo comprensorio. Durante la campagna elettorale del 2016 – ricorda ancora il Capogruppo comunale di RpT – siamo stati gli unici ad accogliere l’invito del sindacato di polizia e a sollevare la questione sicurezza, proponendo l’elevazione del Commissariato di Ps di Rossano a Distretto della Sibaritide, realizzabile – precisa il Consigliere di Opposizione – attraverso una più equa e ragionata ridistribuzione delle forze di polizia presenti sul territorio nazionale che assicurerebbe un consistente incremento di personale e di conseguenza un controllo del territorio adeguato e capillare. La crisi economica, la migrazione dei popoli e i nuovi fenomeni sociali che di recente stanno interessando il Mediterraneo non possono lasciare indifferenti verso questo comprensorio. Che è, adesso come non mai, territorio di frontiera. Quindi necessitante – chiosa Antoniotti – di maggiore attenzione e di una decisa presenza dello Stato a tutela dei cittadini. Essere ottimisti – aggiunge Alfieri, segretario cittadino del neonato movimento nazionale sovranista – è un imperativo categorico ma per ottenere risultati concreti nel prossimo futuro bisognerà lavorare con maggiore decisione sul tessuto sociale delle due Città dell’Area urbana e del territorio. Nonostante la buona riuscita della manifestazione, credo che il tema avrebbe potuto e dovuto attirare le attenzioni di un numero maggiore di cittadini. Stamattina eravamo in piazza, insieme ad altre forze politiche e sindacali, per rivendicare il diritto alla sicurezza, senza il quale non può esserci sviluppo né prospettiva di crescita. Ma eravamo decisamente in pochi rispetto al clamore che – ribadisce – avrebbe dovuto suscitare la questione sicurezza. Il clima di sfiducia nella popolazione, causato dagli scippi, dalle angherie e dalle ingiustizie perpetrate ai danni di quest’area della Calabria, è ai massimi storici. È per questo che avremmo voluto e vorremmo segnali differenti. Soprattutto dal Sindaco al quale chiediamo più coraggio e determinazione nell’affrontare le grandi questioni del territorio. A partire proprio dalla fusione – conclude Alfieri – sulla quale attendiamo ancora una sua presa di posizione ferma e decisa.