Gentile cittadino del centro storico, il termine “delinquentelli” da me usato nell’articolo di ieri che Lei ha letto è riferito a tutt’altro contesto e a tutt’altro argomento rispetto a quello da Lei sollevato nella sua e-mail al blog. Ciò precisato, non posso non concordare appieno con Lei sulle mille ferite fisiche e sociali da anni aperte nel Suo amato centro storico coriglianese, che pure io ho sempre amato nonostante non vi sia nato, a Corigliano, e nonostante la mia famiglia non sia coriglianese “Doc”. Nonostante tutto ciò, è a Corigliano che sono infatti cresciuto ed ho frequentato la scuola materna, quella elementare, la media ed il nostro glorioso Liceo classico – questo proprio nel centro storico – prima di trasferirmi a Roma dove poi sono diventato dottore in Scienze politiche.
E proprio nel centro storico di Corigliano anni fa operavo nella mia redazione giornalistica di Corso Principe Umberto, a pochi metri da Piazza Compagna e dal maestoso Castello ducale: un punto di lavoro ed un angolo d’osservazione, quello, che m’ha fatto conoscere numerosi Tuoi, nostri concittadini del centro storico, ed i loro disagi quotidiani cui Lei fa riferimento. Credo che da allora i problemi del nostro centro storico siano aumentati sia nel loro numero sia nelle loro gravità, e credo che chi oggi si sta proponendo per amministrare la nuova grande città di Corigliano Rossano debba sul serio rimboccarsi le maniche e cominciare a metterci concretamente mano per risolverli.
Con viva cordialità,
Fabio Buonofigflio Direttore di AltrePagine.it