2 febbraio, Festa della Presentazione del Signore. Simeone, anziano profeta dal cuore giovane, era un sincero e profondo credente,
uno di quei cosiddetti “poveri di Javéh”, gente semplice ed umile, ma di profonda fede, che viveva nell’attesa fiduciosa del Messia. Chissà cosa avrebbe pensato, il buon Simeone, “vedendo” lo scempio andato in onda durante la prima serata del Festival di Sanremo. La penosa esibizione del primo cantante in gara deride e profana i segni della religione cattolica. Il Battesimo è il più bello dei Doni di Dio. Non possiamo restare inermi davanti a tutto questo. Soprattutto sono convinto di dover compiere il mio dovere di cristiano affinché il gesto di ieri sera non patisca scandalo da un silenzio interpretato come indifferenza o, peggio ancora, acquiescenza. E il bello, anzi il terribile, è che la gente è impazzita per questa cosa. Anzi è impazzita e basta. Non si può arrivare sul palco della più importante manifestazione canora del Paese deridendo la religione cattolica e gli italiani battezzati, scimmiottando il primo sacramento davanti a tutti. Buona festa della “Candelora”, anche se “luci” non accenderanno più…
francesco caputo