Assolto dall’imputazione di detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti il giovane coriglianese Onnis Francesco, arrestato lo scorso 29 ottobre al confine tra Sibari e Corigliano in seguito ad una perquisizione personale e veicolare effettuata dai Carabinieri, terminata con il sequestro di un involucro che conteneva cento grammi di hashish, dai quali erano ricavabili circa 400 dosi di sostanza drogante.
Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, veniva tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari, dove all’esito dell’interrogatorio del G.I.P., il successivo 31 ottobre veniva sottoposto agli arresti domiciliari fino all’8 febbraio di quest’anno.
A seguito della richiesta di giudizio abbreviato il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Castrovillari nel corso dell’udienza celebrata nella giornata di ieri, aveva chiesto la condanna dell’imputato alla pena di 6 anni di reclusione per il reato di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente, in quanto il notevole quantitativo di hashish sequestrato costituiva un indizio di una immediata destinazione allo spaccio.
L’Avvocato Pasquale Di Iacovo, dopo aver chiesto che si procedesse nelle forme del giudizio abbreviato, ha esibito una serie di documenti dai quali risultava che l’hashish sequestrata costituiva una scorta accumulata dall’imputato per destinarla al suo consumo personale e che tale notevole quantitativo era stato occultato negli slip per evitare l’applicazione delle sanzioni amministrative previste per il consumo personale di sostanza stupefacente.
Il G.U.P. del Tribunale di Castrovillari, condividendo le argomentazioni della difesa, ha emesso la sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”.
Si è chiusa pertanto definitivamente la vicenda processuale che aveva visto ingiustamente accusato il giovane Onnis, il quale per tale vicenda era stato sottoposto alla custodia preventiva per 3 mesi e 10 giorni, rispetto alla quale vanta oggi pertanto il diritto al risarcimento del danno nei confronti dello Stato, essendo stato riconosciuto completamente innocente all’esito del processo.