Il centro storico coriglianese si conferma alla guida di una triste classifica, quella afferente il numero delle sanzioni comminate dai Carabinieri della locale Compagnia, agli ordini del Capitano Cesare Calascibetta, sull’intero territorio comunale nell’ottica delle misure di contenimento del Covid-19.
Un primato del quale andar per nulla fieri, umiliante per la stragrande maggioranza dei cittadini residenti nel borgo antico che, invece, rispettano nella quotidianità le norme vigenti per evitare la diffusione del virus, nonché per le stesse Forze dell’ordine, impegnate in un’estenuante attività di monitoraggio a tutela della salute pubblica che dovrebbe vedere la comunità nella sua interezza partecipe e collaborativa per arginare eventuali rischi derivanti da tale tipo di contagio.
Tuttavia, in tale contesto, v’è comunque da segnalare un numero decrescente di “casi” di trasgressione rispetto a quelli segnalati nei giorni precedenti; nelle ultime 24 ore, infatti, sono state comminate tre sanzioni amministrative del genere, e tutte appunto nel borgo antico coriglianese. La prima riguarda un cittadino sorpreso dai militari della Stazione di Corigliano Centro mentre s’accingeva a recarsi allo Scalo, privo d’alcuna autocertificazione giustificativa del relativo spostamento; trattandosi di persona già nota alle Forze dell’ordine, i militari hanno provveduto ad effettuare una perquisizione personale, dalla quale è emersa la presenza di alcune dosi di sostanza stupefacente di tipo cocaina (per un totale di 1 grammo), immediatamente posta sotto sequestro, mentre per l’uomo, oltre alla prevista sanzione amministrativa da 500 euro perché alla guida di un veicolo e senza alcun giustificato motivo, è scattata anche la sanzione alla luce del suddetto ritrovamento e il contestuale ritiro della patente di guida.
Il fatto più clamoroso riguarda, poi, altri due soggetti, di neppure vent’anni d’età ciascuno, i quali, a dispetto della giovanissima età anagrafica, sembrano già provetti allievi del più noto maestro del furto Arsenio Lupin. I due, infatti, si erano introdotti all’interno di un’abitazione situata nel medesimo centro storico coriglianese ma, purtroppo per loro, il proprietario dell’immobile s’è accorto per tempo di quanto stava accadendo, allertando in tempo reale i Carabinieri della Stazione di Corigliano Centro; quest’ultimi, in un battibaleno, si sono precipitati sul luogo del misfatto, provocando la fuga dei due. I militari sono riusciti ad identificarli, sanzionandoli come da prassi ma soprattutto denunciandoli a piede libero per il reato di tentato furto aggravato.
Ai piedi del Castello ducale, luminoso pur in tempi di buia pandemia, continua ad ergersi, pertanto, un’ardente fiamma, che irradia l’antico maniero come tutte le nostre vite nelle rispettive abitazioni: quella dell’Arma dei Carabinieri.
Fabio Pistoia