E di allodole, a Corigliano Calabro, sembrano essercene davvero tante o, almeno, tante quante gli specchietti. Ma andiamo con ordine. Il Comune di Corigliano Calabro spende 8-9 milioni di euro all’anno tra raccolta dei rifiuti e pagamento alla Regione per lo smaltimento in discarica degli stessi. Una cifra colossale, sia rapportata al numero di abitanti (poco piu’ di 40’000) che al servizio reso, basta osservare anche sbadatamente le condizioni dei cassonetti distribuiti su tutto il territorio.
La raccolta differenziata non solo non e’ mai decollata, nonostante le centinaia di migliaia di euro spese tra reclame pubblicitarie, distribuzione dei sacchetti porta a porta e assunzioni di personale addetto alla distribuzione degli stessi e basta guardare gli stessi dati ufficiali emanati dall’azienda di raccolta rifiuti, la quale attesta la raccolta differenziata per l’anno corrente al 17%, per renderci conto del fallimento conseguito dall’Esecutivo Geraci anche nell’ambito della raccolta rifiuti. Se poi consideriamo come la parcentuale di raccolta differenziata al 2013, anno di insediamento dell’Esecutivo Geraci, fosse intorno all’11% vi renderete conto di come nonostante gli sforzi (molto vani) dell’Esecutivo Geraci la raccolta differenziata sia cresciuta di 2 punti percentuali all’anno e quindi di come si debba parlare non di semplice fallimento ma di fallimento totale (sempre che la cifra ufficiale del 17% corrisponda al vero!!!). La faccenda della prevista diminuzione della tariffa TARI del 16% ha veramente dell’incredibile. Tale 16%, si riferisce solo ed esclusivamente alle aziende. Se consideriamo il “grandissimo tessuto industriale” di Corigliano Calabro vi renderete conto di quanto sia ridicolo il numero dei beneficiari di tale diminuzione (ammesso e non concesso che ci sia…). Mentre, per le povere famiglie di Corigliano, oppresse da tasse e tributi che mai come ora a Corigliano sono ai massimi storici possibili, la diminuzione sarebbe del solo 6% con una evidente disparita’ di trattamento dell’Esecutivo Geraci il quale privilegia, evidentemente, i pochi e ricchi imprenditori locali mentre al popolo lascia le briciole. Detto cio’, l’unico modo per abbassare la TARI a Corigliano sarebbe quello di effettuare il bando per la raccolta dei rifiuti che l’Esecutivo Geraci si ostina a non volere pubblicare ed a prorogare di semestre in semestre… solo con l’indizione della nuova gara ci sarebbe l’opportunita’ di ottenere l’espletamento degli stessi servizi con una somma notevolmente inferiore e con grossi risparmi per tutte le tipologie dei cittadini, aziende ma, soprattutto, famiglie. Eppure, l’Esecutivo Geraci, di fare questo bando (cosi’ come tutti gli altri che a Corigliano sono tutti in proroga) sembra proprio non averne voglia. Chiediamoci tutti il perche’…
Mister G.