Tanta emozione in nome di Marilena Amerise. Un convegno partecipato e la piantumazione di un albero in sua memoria hanno rappresentato la preziosa occasione per ricordare la figura e l’opera della nostra Marilena.
Brillante ricercatrice di Corigliano Calabro, figlia di due stimati professionisti e persone dotate d’immensa d’umanità e sensibilità, e madre di cultura, sapere, studio e conoscenza.
In ricordo di Marilena Amerise, difatti, ha avuto luogo nei giorni scorsi, presso il Monastero di Sant’Agostino, nell’area urbana di Rossano, una pregevole iniziativa culturale. Un convegno sul tema “Il Giardino tra sacro e profano, nelle letterature e nelle arti”, organizzato dall’Associazione Marilena Amerise, dal Comune di Corigliano Rossano e dall’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, che ha registrato la partecipazione, come relatori, di eminenti personalità del mondo accademico.
Nata nella nostra Diocesi, ma chiamata da Dio ad offrire la sua opera di esperta e studiosa alla Chiesa universale, da molti anni Marilena era impegnata al servizio del Pontificio Consiglio per la Cultura, nel quale lavorava e per conto del quale aveva assunto il coordinamento dell’importante Progetto Stoq per il dialogo tra scienza e teologia.
Marilena è contemplata nell’elenco dei Dotti dell’Enciclopedia Costantiniana della Treccani. Solo questo dato, unitamente alla vasta bibliografia che ci ha lasciato e alle diffuse testimonianze, è il sintomo della sua immensa eredità umana, morale e culturale.
FABIO PISTOIA