Intitolato al sacerdote scomparso l’oratorio della parrocchia San Gaetano Catanoso.
Quando il dolore pervade per la scomparsa di una persona cara, una figura divenuta oramai familiare, lo sgomento prende il sopravvento e ogni parola sembra vana per esprimere i propri sentimenti dinnanzi alla manifestazione della caducità umana. Questo il sentimento con il quale, nel 2015, la comunità di Corigliano apprendeva la notizia della prematura scomparsa del sacerdote don Emilio Andriano, di soli 39 anni, già parroco delle chiese di San Nico, Apollinara e Thurio. Una dipartita avvenuta a San Giovanni Rotondo, culla della spiritualità e della devozione per San Padre Pio, dove il giovane religioso si trovava ricoverato a seguito di un brutto male che lo aveva colpito.
Don Emilio era una persona umile, gentile, sempre disponibile, che si era fatta voler bene per la sua semplicità e i suoi modi di fare, divenendo a tutti gli effetti parte integrante della comunità coriglianese. Fu il primo parroco della parrocchia San Gaetano Catanoso di San Nico, per la quale tanto si adoperò per tre anni con l’organizzazione di momenti liturgici, iniziative socio-culturali e aggregative, soprattutto a favore dei più piccoli. È proprio con lui e grazie a lui che nacque e si sviluppò la medesima parrocchia.
La comunità di San Nico è rimasta molto legata alla figura e all’opera di Don Emilio, tanto da intitolare alla sua memoria l’oratorio della parrocchia, con una toccante cerimonia svoltasi nei giorni scorsi e alla quale hanno partecipato numerosi cittadini.
Don Emilio, infatti, voleva molto bene ai bambini e questi volevano tanto bene a lui per il suo essere giovane dentro e fuori, per la sua bella figura di persona schietta e sincera, buona e premurosa. In realtà, tutti coloro i quali hanno avuto modo di conoscere don Emilio durante la sua permanenza a Corigliano, dai giovani agli anziani, ne hanno immediatamente percepito la profonda umiltà e la grande voglia di fare per la comunità.
Di don Emilio, oltre che queste qualità proprie del suo carattere e della sua indole, si vuole altresì ricordare la straordinaria forza di volontà, l’impegno e l’abnegazione profusi allorquando resse contemporaneamente la guida di ben tre parrocchie (Apollinara, Thurio e San Nico), per le quali non risparmiò tempo ed energie, portando nuova linfa vitale nel tessuto cittadino anche alla luce dell’esperienza maturata precedentemente come parroco in altri comuni del territorio. Don Emilio era un reale punto di riferimento, capace di ascoltare e farsi ascoltare, avvicinando così molti giovani alla vita religiosa attiva e rendendosi egli stesso autentica testimonianza di fede e devozione. Virtù che lo avevano portato a ricoprire, per la diocesi di Rossano-Cariati, prestigiosi incarichi, tra i quali quello di direttore del Centro Studi di Bioetica del Centro diocesano di Pastorale alla Vita e di componente della Commissione dell’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro.
FABIO PISTOIA