Egregio Direttore, in merito all’articolo apparso giorno 23/01/2024 sulla vostra testata, riteniamo necessario evidenziare che l’azienda è da sempre, oltre ogni ragionevole dubbio, a fianco dei lavoratori aggrediti da utenti nell’esercizio delle proprie funzioni, e concorda con l’iniziativa di richiesta di incontro in prefettura sul tema delle ultime aggressioni subite da due conducenti aziendali.
In riferimento al noto episodio, riguardante l’aggressione subita da un conducente, l’azienda si è infatti attivata prontamente nel prendere contatti con le forze dell’ordine, per segnalare e denunciare alle stesse quanto occorso ai conducenti interessati.
Evidenziamo altresì che l’azienda si sta impegnando in tutte le direzioni per ristabilire un clima aziendale costruttivo, nonostante nella notte del 27 e 28 novembre scorso, in concomitanza con uno sciopero aziendale tenutosi nella giornata del 27, nel deposito di Acri, siano stati danneggiati dolosamente da ignoti ben cinque autobus di proprietà aziendale, con significativi danni economici arrecati.
Episodio quest’ultimo che ha lasciato tutti noi increduli e stupiti. Invero a seguito di quanto accaduto, l’azienda si è premurata di convocare un apposito incontro aziendale con le OO.SS il 12 gennaio scorso, nel corso del quale è stato convenuto, ognuno per la propria parte, di ristabilire un clima di corrette relazioni industriali, al fine anche di proseguire – tra le altre tematiche – anche nella trattativa per il rinnovo degli accordi integrativi aziendali, che sono da sempre applicati dall’azienda (unica nel panorama regionale) nel rispetto dei ruoli reciproci.
Ma ciò non può distogliere l’azienda dal valutare le condotte anomale di un collaboratore che viene meno ai propri doveri. Nel caso specifico, il provvedimento riportato nell’articolo de quo, è rivolto a un singolo lavoratore che si è reso responsabile di un atto di insubordinazione, essendosi rifiutato senza alcuna valida ragione di eseguire un compito assegnatogli.
Tutto ciò rappresenta un atto di ordinaria amministrazione e valutazione del comportamento di un singolo dipendente, inserito nell’ organico aziendale di oltre duecento unità, che non può e non deve condizionare, nell’interesse di tutti i lavoratori, le relazioni industriali e il confronto sul rinnovo dell’accordo aziendale.
Mettere sullo stesso piano le aggressioni subite dai conducenti con un singolo ed isolato episodio occorso, relativamente ad una condotta disciplinarmente rilevante tenuta da un singolo dipendente, non fa altro che esacerbare il clima aziendale e il corretto andamento dei rapporti azienda – collaboratori. Pertanto, negli incontri periodici che la scrivente intrattiene periodicamente e storicamente con tutte le sigle aziendali, vi è sempre al centro l’organizzazione del lavoro, e le ricadute occupazionali da ciò derivanti in un’azienda che dal 1929, in oltre novanta anni di attività, assicura e garantisce la tenuta occupazionale di oltre duecento posti di lavoro, e di oltre duecento famiglie, in un contesto sociale ed economico particolarmente difficile.
L’azienda, che ha sempre una attenzione particolare rispetto al valore del lavoro, respinge con fermezza le accuse diffuse a mezzo stampa, che non rendono giustizia a tutti coloro i quali nella nostra azienda stanno contribuendo alla crescita economica del territorio in cui opera.
Auspichiamo pertanto che anche le organizzazioni sindacali influiscano positivamente sui propri iscritti, invitandoli ad assumere atteggiamenti corretti e aiutando anche l’azienda ad effettuare una valutazione serena caso per caso. Come sempre l’azienda rimane aperta al dialogo ed al confronto. Grati per la pubblicazione che vorrà dare al presente comunicato la salutiamo cordialmente.