Un amministratore, o anche un consigliere comunale, avrebbe già dovuto, pubblicamente e doverosamente, esprimere apprezzamento e gratitudine nei confronti di tutti quegli operatori commerciali ed imprenditori di Corigliano Rossano che,
nel silenzio dell’operosità, diventano promotori di iniziative aggregative, assicurando in modo tangibile l’adeguato sostegno istituzionale che meritano. Mi limito a farlo io, tuttavia, da semplice e comune cittadino qual sono, convinto di farlo anche a nome di tantissimi altri, perché in molti casi si tratta di persone che si sostituiscono, nei fatti, a tutto ciò che dovrebbe essere esercitato, in ruolo e funzioni, dall’ente comunale.
Basti osservare a quanto accade, ormai da diversi anni a questa parte, in contrada San Francesco di Corigliano Scalo: un quartiere che meriterebbe di essere tutelato e valorizzato, anzitutto in materia di decoro urbano e verde pubblico. Luogo scenario di una splendida manifestazione, “Festa della Birra” o “Oktoberfest” per usare denominazione ai più nota, che trasforma un contesto urbano ‘normale’ in una vera e grande festa collettiva, laddove s’incontrano cultura musicale e salutare degustazione e si rafforza lo spirito d’amicizia e la coesione sociale.
“Solo Cose Buone” è l’associazione che ne porta avanti l’idea, senza lesinare né tempo né energie. Salvatore Luca Pezzo, Gianni Cavallo e Cosimo Abbruzzese sono i principali fautori della pregevole iniziativa, unitamente ad un affiatato staff che, senza pretese, centra pienamente la scommessa: incontrarsi e divertirsi, tornando a riappropriarsi degli spazi della città. Cittadini che diventano, in prima persona, Comune, senza attendersi nulla da altri. È il caso dell’area antistante il “Gallery Cafè”, ma il discorso è analogo per qualsiasi altro angolo del territorio.
D’esempi del genere, di operatori commerciali come di piccoli e grandi imprenditori, in loco ce ne sono numerosi, e tanto di più potrebbero e vorrebbero fare per la crescita della comunità, senza pastoie burocratiche e imposte a più non posso; al contrario, sarebbe opportuno incentivare e supportare concretamente, a livello istituzionale, quanti s’attivano per costruire momenti di condivisione, soprattutto se rivolti ai giovani, che di una città ne sono il motore pulsante, nonché alle intere famiglie.
FABIO PISTOIA