Corigliano Rossano continua a “sfornare” giovani talenti. Ragazze e ragazzi che, come in questo caso, hanno fatto dell’Arte la propria ragion d’essere, distinguendosi nel resto del Paese e in prestigiosi contesti. La notizia odierna è la seguente: la “Pesa Pubblica” di Milano presenta, da oggi 20 giugno e sino al mese di settembre, la mostra “Tra sacro e profano” di Alfredo Romio, selezione di opere di questo brillante artista che reinterpreta figure del mondo religioso in chiave moderna.
Sono ritratti di Papi del 900, come Pio X e Giovanni Paolo II, icone che, con la loro posizione, identificano il potere del Pontificato e la loro politica.
Romio, nato a Corigliano Calabro nel 1994, ha studiato in Sicilia. Dal 2004 al 2013 studia pittura sotto il noto e apprezzato maestro Alfonso Pietro Caravetta e, da lì, partecipa a tre mostre collettive, due organizzate dall’Interact Club nel 2010 e nel 2013 ed una con il maestro Caravetta nel 2012. Dal 2012 al 2015 è iscritto all’Istituto Superiore di Studi Musicali PI Tchaikovsky di Nocera Terinese (Catanzaro) dove compie approfonditi studi di Teoria Musicale, Violino e Pianoforte; contemporaneamente è Secondo Violino dell’Orchestra Filarmonica della Calabria. Nel 2017 consegue il Diploma di Primo Livello in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catania. Il 13 agosto 2017 inaugura la sua prima mostra personale, patrocinata dal Comune di Corigliano Calabro, dal titolo “Iconography”, esponendo undici dei lavori più rappresentativi del percorso di ricerca del triennio. Entra a far parte dell’Accademia di Belle Arti di Brera nell’anno accademico 2017-18 per conseguire il Diploma di II Livello in Pittura. Nel maggio 2018 viene scelto come vincitore del 1° Premio ex aequo del concorso “150 Paul Harris” indetto da Rotaract Club Ravenna, Rotary Club Ravenna e Rotary Club Ravenna Galla Placidia, e i suoi tre studi sul ritratto di Paul Harris vengono esposti al MAR (Museo d’Arte della città di Ravenna). Nel luglio dello stesso anno partecipa all’evento annuale “Brera Accademia Aperta 2018” rappresentando l’indirizzo di Pittura dell’Accademia di Brera e ad ottobre è vincitore della prima edizione di “Open Innovation Art”, dove due lavori in esposizione alla Cariplo Factory del Base di Milano vengono acquistati ed esposti permanentemente in loco. Sempre ad ottobre, il suo lavoro “Ornithogalum” ideato per il calendario di “Fiera Milano Media 2019″ è in esposizione durante “Connected Manufactoring Forum”, organizzato da Business International, alla Fabbrica del Vapore, a Milano. Nel novembre dello stesso anno è uno dei tre studenti che espongono al padiglione dell’Accademia di Brera per “Inverart 2018” ad Inveruno (Milano). Nel febbraio del 2019 è uno degli artisti selezionati a rappresentare il Biennio di Storia dell’Arte Contemporanea di Andrea Del Guercio, professore dell’Accademia di Belle Arti di Brera, esponendo allo Spazio HUS di Milano. Nel mese di marzo realizza una mostra personale con due colleghi presso “My Fragrances” di corso Garibaldi, mentre dalla fine di aprile partecipa con “La Creazione di Adamo” all’esposizione itinerante “Terra-Mater-Matera” tra Strettino, Varsavia e Cracovia, ancora in corso. A maggio partecipa alla mostra “Art&Fashion” con OverArt e la boutique Biffi e all’esposizione conclusiva del progetto “Per Paolo VI”, di cui ha contribuito all’organizzazione, e il suo lavoro “San Paolo VI Papa con Duomo di Milano” viene pubblicato, oltre che sui siti locali, anche su “Avvenire” e “L’Osservatore Romano”.
“Come artista, la mia produzione – spiega Alfredo Romio ad Affari Italiani – esalta la bellezza del corpo umano, immerso in un mondo religioso, patinato e accattivante. I corpi di Santi e Martiri diventano cibo per gli occhi così come lo erano le cattedrali barocche, attraverso un’esecuzione inizialmente severa e rigorosa, poi gestuale e bidimensionale, dando alla luce opere che esaltano la leggerezza, il piacere, l’estasi, partendo dal fascino carnale della fede. Esiste un vero e proprio piacere parafiliaco nella materia pittorica, che proprio per questo motivo viene inserita sull’immagine stampata altrimenti già pronta. Si tratta di una produzione che, sebbene sia pregna di ambiguità, non è anticattolica, ma è il frutto di una mente che vede la fede come scintillante e desiderabile, arricchita di elementi Pop, estetica barocca, e liberalismo sessuale. È il prodotto di un cristianesimo edonistico, di una filosofia eretica, ma appassionata”.
A questo giovane ma già affermato artista nativo di Corigliano giungano, pertanto, le più vive felicitazioni per i traguardi fin qui conseguiti e per gli ulteriori che, certamente, non tarderanno ad arrivare.
Fabio Pistoia