Questa idea che l’amministrazione e l’amministrare sia “cosa loro” e che la città ed i cittadini vengano tenuti fuori dalla partecipazione alle scelte che si fanno, salvo poi, successivamente, comunicando l’esito, a cose fatte,
in modo anche discutibile e non terzo ed oggettivo, è una scelta politica antica ed arretrata ma sopratutto antidemocratica che dimostra insicurezza e paura del confronto che è caratteristico dei sistemi reazionari ed autoritari.
Lo affermo sulla scorta di decine e decine di casi offerti alla città dall’amministrazione Stasi, come ad esempio le scelte sull’area l’ENEL o sulla dislocazione ed organizzazione degli uffici, sulle assunzioni, sui debiti fuori bilancio, la ricerca degli equilibri politici le scelte e le epurazioni nella maggioranza e compagnia cantando.
La pubblica denuncia del consigliere di opposizione Scarcello non è che la punta dell’iceberg.
Mario Gallina