di Giovanni FERRARI
“Se ti piantano un coltello in pancia, che almeno abbiano la decenza morale di mostrarti una faccia che sia adeguata all’azione assassina, una faccia che trasudi odio e ferocia,
una faccia di furore demente, addirittura di freddezza disumana, ma per amor di Dio, che non ti sorridano mentre ti stanno squarciando le budella”.
(José SAMARAGO).
Putin nacque a Leningrado, attuale San Pietroburgo il 7 ottobre del 1952, attuale politico russo, ex militare ed ex funzionario dei servizi segreti (KGB), Presidente della Federazione Russa, salito al potere nei primi anni del 2000, considerato uno dei nuovi Zar della Russia, uomo forte, da un carattere di ferro, persona che non conosce il sorriso, per questo è conosciuto come “ZAR DI GHIACCIO”. Nel 1970 si scrisse all’Università laureandosi in Giurisprudenza, appassionato di sport, in modo particolare di judo, un Presidente spietato, dittatoriale che lede il rispetto di diritti umani, la maggior parte dei russi appoggia e sostiene la sua linea dura, quel forte sospetto di un vero e proprio odio etnico, le elezioni russe confermano comunque il suo potere ed il suo pugno di ferro, ottenendo alle elezioni del marzo 2014 un secondo mandato a Presidente con il 71% dei voti. E’ un personaggio di poche parole ma di fatti concreti, la violenta aggressione e l’invasione militare ai danni dell’Ucraina e di tutta la popolazione né è la prova, un vero e proprio criminale di guerra e di crimini contro l’umanità, una violenza atroce, distruzione di beni culturali, economici, morti di bambini e persone inermi, è l’Europa e l’America stanno a guardare ed assistere a questo scempio massacro umano e
disumano, quale è il ruolo della Corte Penale Internazionale di fronte a queste atrocità nei confronti di questo criminale di guerra contro Putin?
Queste violazioni e crimini di guerra sono punibili a norma delle leggi e dei trattati internazionali, relative ai diritti bellici, da parte di una o più persone, militari o civili. Ogni singola violazione delle leggi di guerra costituisce un crimine di guerra. I crimini contro l’umanità sono violenze che vengono perpetrate contro la popolazione dell’Ucraina: tali crimini sono definiti dall’art. 7 dello Statuto della Corte Penale Internazionale, ossia che vengono commessi in modo diffuso, sistematico e continuo contro la popolazione civile, quello che realmente sta succedendo oggi in Ucraina, un popolo indifeso, inerme, invaso, non aiutato, rimasto a combattere da solo per difendere la propria sovranità.
Cosa sta facendo la Corte Penale Internazionale per l’Ucraina?
Uno dei magistrati della Corte Karim KHAN ha dichiarato:” Ci sono ragionevoli basi per credere che crimini di guerra o contro l’umanità siano stati commessi durante l’invasione russa dell’Ucraina e per aprire un’indagine (….) Continuerò a seguire da vicino gli sviluppi sul terreno in Ucraina e faccio appello al rispetto delle norme delle leggi umanitarie internazionali”.
Il magistrato Khan è deciso e determinato nel portare sul banco degli imputati il criminale Putin, come è avvenuto in altri tempi per altri politici come il caso di Slobodan MILOSEVIC, ex presidente della Serbia, accusato per crimini di guerra in Croazia, la stessa cosa per Radovan KARADZIC, ex Presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina condannato nell’agosto del 2019. La Corte Penale Internazionale ha recentemente indagato anche sulla guerra in Afghanistan, Venezuela, Burundi, Sudan, Libia, Kenya, Uganda, Costa d’Avorio, Congo e Mali.
In sostanza, la valutazione del Dott. Khan, inizia dai fatti commessi che hanno portato all’invasione della Crimea nel 2014, allargandosi a tutto ciò che sta accedendo oggi in Ucraina.
La Corte ha già condotto una indagine preliminare sui crimini legati alla repressione violenta delle proteste filo europee a Kiev nel 2013-2014.
Cosa sta succedendo e cosa ci possiamo aspettare, in Ucraina è partita una raccolta di prove di violazioni dei diritti umani e crimini di guerra; il Presidente Ucraino Volodymyr ZELENSKY ha duramente accusato il criminale Putin e la Russia di crimini di guerra, riferendosi soprattutto a quello che è accaduto a Kharkiv, una città pacifica con aree residenziali senza alcuna struttura militare.
Dopo l’invasione del criminale Putin in Ucraina avvenuta all’alba del 24 febbraio ma già preparata da tempo, infatti Putin aveva inviato 2000 uomini a circondare l’Ucraina nell’autunno scorso, lanciando un’operazione per smilitarizzare e denazificare il paese: anche in Italia si vivono ore di tensioni, nonostante gli ottimi rapporti politici e personali con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, le polemiche non si fermano, un’amicizia che dura da oltre vent’anni, infinite foto pubbliche che testimonia il loro rapporto privato/affaristico, andando ben oltre le relazioni diplomatiche.
Come mai né Berlusconi né Salvini hanno avuto la sensibilità di chiamare il loro caro e fraterno amico Criminale, disponendo del numero diretto o del proprio cellulare, affinchè potesse desistere a queste azioni criminale.
Mi auguro e lo spero che qualche missile per sbaglio possa cadere o distruggere la villa ed il suo giardino nel parco di Arcore.
Fortunatamente che la recente corsa al Quirinale si è conclusa con la conferma di Sergio Mattarella, pensate cari concittadini all’imbarazzo di un Capo dello Stato come Berlusconi costretto ad astenersi dal presiedere i vari comitati di difesa, trovandosi anche in conflitto di interessi con il criminale Putin, inoltre l’imbarazzo di Salvini è palpabile in quanto negli anni passati il partito del criminale RUSSIA LIBERA, ha intrattenuto stretti rapporti ed anche finanziamenti a tutti i movimenti sovranisti, soprattutto di destra ma non solo, atti a destabilizzare l’Unione Europea e tutt’ora la Lega di Salvini sarebbe ancora legata ad un patto politico con Putin.
Dal Cremlino sono arrivati in questi ultimi anni tanti rubli per finanziare le attività dei movimenti politici considerati funzionali alla politica russa, ossia indebolire il più possibile il fronte europeo.
In Italia sono sotto gli occhi di tutti i rapporti di amicizia e di cordialità tra il criminale Putin, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini che oggi dichiarano vigliaccamente di non riconoscere più il caro amico, l’imbarazzo peggiore è per la Lega del fascista Salvini, per le innumerevoli dichiarazioni di stima del leader leghista al presidente criminale, una intensa attività di scambio di informazioni su temi di attualità della situazione nella Federazione Russa e nella Repubblica Italiana, sulle relazioni bilaterali e internazionali, sullo scambio di esperienze nella sfera della struttura del partito, del lavoro organizzato, delle politiche per i giovani e dello sviluppo economico.
La decisione di invadere l’Ucraina e di sottomettere con la forza militare un popolo sovrano è una colpa storica che ci fa ripiombare nella guerra fredda e minaccia la civiltà europea.
In queste ore di dolore, di tristezza e di sofferenza, io piango a fianco della povera popolazione dell’Ucraina, tutto ciò, la memoria mi riporta a pensare ed a riflettere sul romanticismo sociale di Victor Hugo, interprete delle voci degli umili e degli ultimi e delle infinite sfumature dell’animo umano, nelle sue opere si sprigiona un vento di idealismo e di amore sorto dall’esigenza di cercare l’essere umano nella pianezza delle sue passioni e dei suoi sentimenti. Una umanità che Hugo trova tra i cosiddetti ultimi, tra i poveri, tra i derelitti, tra coloro che soffrono per paura, per fame e per le persecuzioni che da giovanissimo ha conosciuto la crudeltà della morte.
Prof. Giovanni FERRARI
Facoltà di Giurisprudenza
Università degli Studi di Urbino “CARLO BO”