La storia si ripete: tocca ancora alla Sibaritide abbassare la testa. «Oramai è noto che, a livello centrale, quando si tratta di sacrificare un territorio per soddisfare opportunistici interessi di pochi il nostro è in prima linea». Il movimento “Corigliano Domani” non abbassa la guardia e, anzi, rincara la dose sui tanti, troppi scippi subiti dal territorio in cui opera. «E’ storia già trita e ritrita la soppressione dei treni, così come i tagli sulla sanità in nome della “spending review”, fino alla soppressione del Tribunale. Adesso tocca al nostro mare che, di qui a breve – informa la consigliera comunale di Corigliano Domani, Elvira Campana –
verrà “trivellato” in maniera tale da sventrarlo e distruggerlo per permettere alle compagnie petrolifere di arricchirsi a scapito di chi vi abita e riuscire ad estrarre quei pochi barili di un greggio di scarsa qualità. E’ di pochi giorni fa la notizia del decreto ministeriale recante data 9 giugno 2014 relativo al permesso di ricerca per la società “Apennine Energy SpA” e della nuova istanza di permesso di prospezione presentata dalla società “Schlumberger Italiana Spa”. In sostanza, il decreto del ministro Guidi autorizza nuovamente la “Apennine Energy” a procedere, nonostante le palesate opposizioni dei Comuni calabresi sui quali insiste l’area costiera a vocazione turistica, agricola ed ambientale con ecosistemi marini unici e di grande rilievo interessata dal permesso alle trivellazioni, area estesa in un raggio di 63,13 kmq – rende noto la consigliera Campana – immediatamente a ridosso della costa dei comuni di Trebisacce, Cassano allo Ionio, Rossano, Amendolara, Corigliano Calabro, Calopezzati, Villapiana, Albidona e Crosia. Noi di “Corigliano Domani”, sin da quando si è iniziato a ravvisare i pericoli delle trivellazioni in mare, siamo stati attenti e sensibili ai rischi connessi e, soprattutto, ci siamo preoccupati di informare la cittadinanza. A maggior ragione, a fronte di quanto sta accadendo, la nostra posizione resta quella di difendere il nostro territorio da questo ulteriore accanimento. Ma soprattutto, ora più che mai, siamo preoccupati ad evitare il peggio. Ecco perché oggi vogliamo sollecitare non solo la cittadinanza ad essere attenta e vigile ma anche i nostri rappresentanti politici a non abbassare la guardia. E’ necessario ancora una volta esprimere la nostra forza attraverso azioni congiunte che coinvolgano in primo luogo i due più grandi Comuni dell’Area della Sibaritide, Corigliano e Rossano, ad un nuovo Consiglio comunale congiunto per deliberare una strategia unitaria. La nostra voce deve arrivare oltre la barriera del Pollino, sino alla cabina di regia dove vengono prese le decisioni impersonali che non esprimono la volontà di chi abita sul territorio interessato da queste problematiche. Al di là della politica – chiude la rappresentante di Corigliano Domani – che in questo momento è in grado di esprimere solo incapacità ed incompetenza oltre che scarsa sensibilità per i propri cittadini e per il proprio territorio, è necessario che i veri protagonisti scendano in campo».
Ufficio Stampa Corigliano Domani