di Mario Gallina
È vero, si è lasciato tentare, apertis verbis, dalla salita al colle, dimostrando che alla fine il proverbio “Cummannare e’ megghiu di futtere”
è vero per tutti gli umani ed alla fine Draghi umano lo è, checché ne pensino coloro che affermano “ in nomen omen ”!
Ma non è stato la vanagloria il suo limite la verità è che Ulisse si è fatto incantare dalle sirene, e le sirene sono stati i politici Italiani, adusi alla piaggeria che lo hanno irretito e spinto all’errore, non perché non sarebbe stato capace di gestire capre e cavoli, ovvero rivestire il ruolo di Presidente della Repubblica e contemporaneamente governare con un Presidente del Consiglio di facciata con il suo bollino di garanzia per l’Europa!
Questo sarebbe stato capacissimo di farlo, in fondo non si sarebbe trattato mica di politica, che ormai ha abbandonato i lidi italici da lunghi anni, ma di gestire soldi e finanza, e in quel campo lui è il numero uno!
Quindi l’errore esiziale che mai ci saremmo aspettati da uno come lui è stato quello aprire un credito di fiducia alla classe politica italiana che è di fatto screditata, e glielo aveva già dimostrato nei fatti accettando la sottomissione alla sua tutela ma sopratutto perché questa classe politica ha come priorità il proprio tornaconto.
Troppe cose sarebbero potute andare storte con un Presidente della Repubblica Draghi, compresa l’ipotesi di elezioni anticipate, questo non si poteva rischiare ed allora: ciao Draghi, grazie ed arrivederci, resta dove sei che garantisci di più la continuità sopratutto alla legislatura!
Mario Gallina