Corigliano Rossano è il primo comune della Calabria per potenza installata di solare fotovoltaico (40.817 kw).
Un risultato lusinghiero per la terza città della regione, che si colloca così all’apice dei 28 comuni “rinnovabili”, secondo quanto emerso dal Dossier di Legambiente Calabria presentato ieri nel corso del convegno dal titolo “Comunità rinnovabili: quale energia per una Calabria proiettata nel futuro?” organizzato dall’associazione ambientalista con il supporto di European Climate Foundation.
Sono circa 28mila gli impianti da fonti rinnovabili presenti in Calabria, sino alla fine del 2020. I numeri rilevano un aumento del parco impiantistico ma a ritmi decisamente troppo lenti, con annualità segnate anche da una crescita inferiore all’1%. Tra i comparti, il solare fotovoltaico è la tecnologia prevalente, rispetto al numero d’impianti, con il 98,1% del totale FER.
All’evento, seguito in streaming da moltissimi utenti, hanno preso parte autorevoli relatori. Dopo l’introduzione della presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta, la moderatrice Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente nazionale, ha interloquito con i diversi ospiti: Francesco Esposito, di Legambiente Campania, che ha curato il Report; Francesco Ferrante, vicepresidente Kyoto Club; Emilio Sani, esperto di Diritto dell’Energia, Servizi Pubblici, Appalti; Simone Togni, presidente ANEV (Associazione nazionale energia del vento e di protezione ambientale). A raccontare le esperienze calabresi di comunità energetiche presenti e future: il professore Daniele Menniti dell’Università della Calabria, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale; Domenico Stefano Greco, sindaco di Tiriolo; Illuminato Bonsignore, amministratore 3E Environment Energy Economy s.r.l. e consigliere nazionale Associazione Italia Solare; Antonio Lancellotta de “Le Greenhouse”; Antonino Labate del Nuovo Cep, Quartiere Archi, di Reggio Calabria. Le conclusioni sono state affidate al vicepresidente nazionale di Legambiente, Edoardo Zanchini.
“Chiediamo al Governo regionale – ha dichiarato il vicepresidente nazionale Legambiente, Zanchini – di accompagnare questo processo con risorse per l’accesso al credito da parte delle famiglie per gli interventi e semplificazioni per le fonti rinnovabili in modo da dare certezze ai progetti eolici e solari di qualità e che prevedono la partecipazione dei territori alle decisioni”.
“È arrivato il momento che tutti gli attori istituzionali, le imprese e le comunità – ha affermato la presidente di Legambiente Calabria, Parretta – assumano impegni concreti per realizzare nuovi modelli energetici che rispondano alla sfida. In Italia ci sono ancora troppi ostacoli alla diffusione delle fonti pulite a causa di burocrazia, normative e procedure farraginose, amministrazioni locali e regionali e resistenze sui territori spesso non giustificate dalla realtà. Tutti ostacoli che stanno mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi climatici europei. È innanzitutto necessario un quadro normativo chiaro e tempi certi nelle procedure, piani di coordinamento a livello regionale per realizzare una strategia coerente e complessiva, in materia di energie rinnovabili, con una precisa ed indispensabile visione sul futuro. Si tratta di un argomento di estrema attualità ed importanza sotto il profilo ambientale, ma anche sociale ed economico se si considera che la crisi energetica in atto, con il conseguente rincaro delle bollette, sta avendo ripercussioni gravi sia sui bilanci familiari che sul sistema produttivo calabrese”.
Fabio Pistoia