Dopo una lunga vita vissuta nelle aule universitarie e nelle sue riflessioni di omelie domenicali al Duomo di Urbino, il 7 gennaio 1993 ci lasciava Don Italo Mancini. Nato il 4 marzo del 1925 in una piccola frazione del Comune di Urbino di nome Schieti, paese di “casanti”, ossia gente venuta dai campi, che mise su casa in proprio e cercava il lavoro nelle miniere, e quindi nell’emigrazione e nelle attività dei campi, strappando dalla gleba un po’ di grano, un po’ d’uva, un po’ di foraggio, di fieno, di lupinella, che servisse a svernare, ad attraversare i lunghi inverni.
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