L’unico sopravvissuto alla tragedia del mare del 31 dicembre 1974.
CORIGLIANO-ROSSANO, 23 marzo 2021 – “Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda”. L’intera comunità di Corigliano-Rossano non dimenticherà mai la terribile tragedia dei 12 pescatori di Schiavonea deceduti in mare la notte del 31 dicembre 1974. Una tragedia nazionale, quando la furia del mare strappò alla vita 12 uomini, lasciando 22 bambini senza padre. Uno solo sopravvisse, Cosimo Marghella, che all’epoca aveva 22 anni.
Ieri – lunedì 22 marzo 2021 – nel trigesimo della morte, l’amministrazione comunale ha richiamato alla memoria quei giorni funesti ponendo l’attenzione sul lavoro che quotidianamente svolgono i nostri pescatori. Al termine della celebrazione religiosa il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ha consegnato una targa commemorativa ai familiari del signor Marghella. A seguire, alla presenza del vicesindaco Claudio Malavolta, del vicepresidente del consiglio Mattia Salimbeni, degli assessori Tatiano Novello e Donatella Novellis, dei consiglieri comunali Biagio Frasca, Cesare Sapia e Liliana Zangaro, il sindaco ha deposto una corona di fiori ai piedi della lapide che commemora la morte dei 12 pescatori in Piazza Fiume a Schiavonea.
Un gesto di affetto verso le famiglie, di ricordo ma anche momento di riflessione per la comunità intera sulle difficoltà di un settore, quello della pesca, da tempo in affanno e sul sacrificio di vite che ha comportato.
E proprio per non dimenticare il Comune di Corigliano-Rossano ha intenzione di indire una “Giornata in ricordo delle vittime del mare”