La Filcams CGIL Pollino Sibaritide Tirreno e la UIL di Corigliano Rossano, tirate in ballo maldestramente da taluni pseudo rappresentanti sindacali aziendali, intendono chiarire la propria posizione.
Abbiamo denunciato da tempo immemore la situazione di disagio assoluto che stanno vivendo le lavoratrici ed i lavoratori della ristorazione ospedaliera in appalto dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. A tal proposito abbiamo di recente chiesto l’intervento del prefetto, che qui ringraziamo, il quale ha permesso la liquidazione di un fattura a Siarc e la relativa corresponsione della mensilità di gennaio alle maestranze. Non è ancora sufficiente, in quanto manca una retribuzione e la 13ma mensilità che però, a quanto ne sappiamo saranno di qui a breve erogate. Pertanto non si capisce la demagogia di alcuni che forse si sono accorti tardi di non essere unitari e si sono un po’ innervositi…
Non parteciperemo ad alcun percorso non unitario che magari avrà come solo “risultato” di far perdere una giornata di lavoro a chi è part time e monoreddito ed in un periodo di pandemia in cui i salari sono anche ridimensionati per via della cassa integrazione COVID.
Chiediamo nuovamente a SE il Prefetto di Cosenza, un Suo ulteriore e deciso intervento, atto al controllo formale degli obblighi assunti dalle parti (ASP e Siarc) e per risolvere definitivamente la vicenda. I lavoratori non possono diventare oggetto di divisione, specie in questo momento in cui hanno poche certezze.
Andrea Ferrone, segretario generale Filcams CGIL Pollino Sibaritide Tirreno
Luciano Campilongo, UIL Corigliano Rossano