Interessanti proposte formulate all’indirizzo dell’Amministrazione comunale di Corigliano Rossano, al fine di migliorare le condizioni di vivibilità della comunità e, in particolare, dei più giovani, fornendo loro occasioni d’aggregazione. A firmarle è proprio un giovane residente nell’area urbana coriglianese, Aldo Chiodo, sensibile e attento a tutte quel le che sono le istanze provenienti dalla società civile.
“Le mie riflessioni – afferma Aldo – scaturiscono dalle esigenze di numerosi concittadini impossibilitati ad usufruire della rete internet da casa, anche per seguire i corsi di studio a causa dell’emergenza Covid. Mi chiedo, allora, perché non utilizzare una struttura grande e funzionale com’è quella del Centro d’Eccellenza, ubicata nel centro di Corigliano Scalo e provvista di tutti questi servizi, quale luogo a disposizione della collettività e dei più giovani in particolar modo. È quello che, analogamente, si sta cercando di fare nella zona montana di Piana Caruso, con una biblioteca e spazi all’aperto da parte di privati per allestire luoghi interamente riservati allo studio e alla lettura”.
Ma non finisce qui. “Vorrei inoltre proporre all’Amministrazione comunale di valutare la possibilità di realizzare un’idea, a mio parere facilmente attuabile e senza alcun costo per le casse dell’ente, afferente l’utilizzo dei monopattini, mezzi di trasporto veloci e giovanili già molto in voga nelle grandi città a seguito dell’emergenza Covid. Un modo per vivere il proprio territorio – spiega Chiodo – in modo sereno e a stretto contatto con la natura, il tutto con i crismi della sicurezza e all’insegna della massima prudenza per la viabilità cittadina e la pubblica incolumità. Si potrebbe, infatti, allestire in un luogo centrale dello Scalo coriglianese, e mi riferisco a Piazza Salotto, un punto di raccolta di alcuni monopattini a disposizione della comunità, da noleggiare a seguito di accordo con aziende private eventualmente interessate, consentendo così al Comune di erogare un servizio, come già accaduto altrove (vedi Cosenza) ma ad opera di soggetti privati. Le modalità saranno poi stabilite a seguito di incontri tra l’ente e le società eventualmente coinvolte. Perché non farlo? Sarebbe una positiva novità per la nostra città”.
L’auspicio, dunque, è che tali innovative idee del giovane Aldo Chiodo siano recepite da chi di competenza, perché riguardano la sfera collettiva e puntano ad un progresso civile e di crescita socioculturale nel rispetto dell’ambiente.
Fabio Pistoia