E’ in preparazione e nei prossimi giorni verrà ultimato e presentato Esposto in Procura per segnalare alle Autorità Giudiziarie quanto avvenuto in seguito all’allaccio alla rete idrica del pozzo in Via Vieste. Cos’è l’esposto? E’ la segnalazione che il Cittadino fa alla Autorità per sottoporre alla sua attenzione fatti di cui ha notizia, affinché la stessa valuti se ricorre un’ipotesi di reato. Accertato un reato i firmatari possono costituirsi Parte Civile e richiedere Risarcimento dei Danni.
Chi fra i tanti è stato interessato dal problema e volesse rendersi firmatario può scrivere e lasciare recapito al seguente indirizzo email Espostoprocuraschiavonea@gmail.com e verrà successivamente contattato.
I fatti in breve: come da stessa ammissione dei responsabili, e diversi consiglieri comunali, la pressione esercitata dall’acqua in seguito all’allaccio del pozzo ha fatto sì che il biofilm (conglomerato di microrganismi, anche potenzialmente patogeni) si staccasse dalla condotta e finisse alle utenze finali. Il 07/07 venne segnalato ciò all’amministrazione che prese atto del problema e nessuna comunicazione ufficiale venne mai fatta per avvertire la cittadinanza circa la non potabilità dell’acqua. Pertanto moltissimi hanno continuato ad usare la stessa come potabile non accorgendosi dello stato delle proprie cisterne che, come hanno poi documentato in tanti, erano in condizioni fatiscenti: ciò ha comportato per il cittadino spese considerevoli per la disinfezione, talvolta sostituzione di parti dell’impianto ed è da accertare se anche danni alla salute. Non con poca vergogna ricordo come diversi incaricati alla risoluzione del problema, interrogati se una volta svuotate le cisterne fosse possibile utilizzare l’acqua, diramavano informazioni contrastanti e che hanno del ridicolo del tipo “Gli adulti possono usarela, i bambini no”, “No, se è malata di fegato non la usi” ed altre ancora. Si poteva far spurgare le condotte senza inquinare la rete delle utenze? Non si deve andare lontano, a Montalto Uffugo è stato fatto, come potrete leggere aprendo questo articolo nel link https://www.montaltouffugonline.it/acque-torbide-amministrazione-ha-presentato-il-progetto-di-sanificazione/
Inoltre, oggi che problemi di potabilità dell’acqua persistono su tutto il territorio di Schiavonea, resta il legittimo grande interrogativo del pozzo in Via Vieste scavato a soli ~40m di profondità. Perché se le analisi al pozzo furono fatte prima dell’allaccio attestandone la potabilità (come da normativa), sono state poi ripetute più volte (presumibilmente) da diversi laboratori? Perché nonostante le numerose richieste da parte di privati cittadini ed una formale richiesta di accesso agli atti, oggi, a circa un mese di distanza tali analisi non sono state ancora rese pubbliche? Che sia la Procura o l’Amministrazione a sciogliere questi dubbi, nel frattempo molti cittadini oggi non possono utilizzare l’acqua, né è garantito il servizio autobotte.
Andrea Petrelli