Realtà aumentata e gioco d’azzardo, una combinazione che potrebbe rivelarsi preziosa per l’industria italiana del gioco. La fotografia scattata dalla Juniper Research si basa su dati statistici che non lasciano dubbi: dallo studio chiamato “Mobile & Online Gambling: Casinos, Lotteries, Betting & VR 2016-2021” è emerso che, entro il 2021, la Virtual Reality applicata al gioco d’azzardo raggiungerà una crescita dell’800%. Questa previsione porterebbe l’attuale mercato da 60 milioni di dollari ad un valore di mezzo miliardo. Come?
La realtà aumentata è una tecnologia più che affermata, le applicazioni sono tantissime, specialmente quelle legate al gambling: il business delle app per giocare dal vivo nei casinò digitale è in continua espansione, i maggiori player del settore sviluppano software che permettono un’esperienza online sempre più vivida, completa di interazione con l’ambiente di gioco virtuale. L’utente si può sedere ad un tavolo da gioco con altri giocatori ed interagire in modo naturale attraverso l’apposito visore. Le formule di gioco legate alla VR sono sempre più innovative, ricche di esperienze live in cui si può comunicare con gli altri giocatori mediante la chat ed interagire con un vero croupier in diretta streaming da una vera sala di casinò (come in questa pagina potete vedere www.snai.it/casino/live).
L’esperienza utente fruita in modo così realistico piace al pubblico: sono in tanti ad essere avvezzi alla rete fisica dei casinò, molti dei quali nutrono ancora poca fiducia verso il meccanismo dei giochi e delle app online, ignorando però le garanzie che oggi vengono fornite dall’ADM (Agenzia delle Dogane e Monopoli).
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Visori VR sempre più accessibili sul fronte economico
Un aspetto che sicuramente sta facendo da traino alla diffusione dei giochi in modalità VR è il calo dei costi relativi ai visori. Non solo i visori, ma tutta la tecnologia legata alla fruizione della realtà aumentata è disponibile oggi a prezzi accessibili.
Cosa sono esattamente i visori? Si tratta di lenti speciali prive di punti ciechi, quindi completi in termini di esperienza visiva.
Naturalmente, gli strumenti VR migliorano progressivamente le prestazioni con l’evoluzione della tecnologia, si pensi alla creazione di prodotti come il Daydream di Google o il Samsung Gear VR, degli strumenti che portano la realtà aumentata ovunque ci si trovi, poiché è lo schermo del telefono a creare lo spazio visivo attraverso l’apposito supporto. Le previsioni per il futuro conducono verso lo sviluppo di prodotti sempre migliori, che troveranno ampie applicazioni in molti ambiti della nostra vita.
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Le statistiche del gioco italiano: il libro blu ADM
Annualmente, l’ADM rende pubblico il Libro Blu, che altro non è che una rendicontazione statistica delle attività disciplinate dall’agenzia durante l’anno. Facendo riferimento al 2017, dal testo emergeva addirittura una cifra record: gli italiani avevano giocato 101,7 miliardi di euro. I ricavi derivavano prevalentemente da slot machine e videolottery (più della metà dell’intero indotto), mentre il circuito dell’online gaming rappresentava la quarta fetta di tutto il mercato.
Arriviamo al 2018. Anche se i dati non sono completi, facciamo riferimento ai rilevamenti preliminari, secondo cui, lo scorso anno, gli italiani avrebbe stabilito un nuovo record di spesa: i nostri connazionali avrebbero giocato 106,5 miliardi di euro.
Stavolta, però, c’è stata un’inversione di trend, con la rete fisica in calo rispetto al circuito online. Un effetto consequenziale alla rimozione delle newslot, gli apparecchi di gioco più vecchi sul mercato di cui l’esecutivo Conte ne ha disposto la totale rimozione entro l’anno 2020.
Al contrario, il segmento online continua la sua scalata, registrando una crescita del 22% dal 2017 ad oggi. Oggi, il settore dei giochi da casinò costituisce quasi un quinto di tutto il mercato.