Non è una novità né un’eresia: si può esser griffati da cima in fondo ma essere assai aridi d’animo e, viceversa, di modesto aspetto ma capaci di trasmettere qualcosa che va oltre il mero dato materiale. Eppure, in tale assunto, v’è una significativa quanto positiva conferma anche in campo gastronomico: è possibile comunicare sensazioni ed emozioni, per la mente e non solo per il palato, con ingredienti tipici locali, senza ricorrere a bizzarre alchimie o raffinatezze per pochi.
È questo il segreto del successo di Tonino Chiaradia e della sua famiglia: una cucina “ricca di povertà”, ossia di pietanze che puntano alla sostanza e non si limitano all’esclusivo fattore estetico, attenta a privilegiare le numerose risorse che il territorio è capace quotidianamente di offrire a chi risiede o è solo di passaggio. Segreto alla base di un prestigioso traguardo che ci s’accinge a festeggiare: il “Cenacolo” consegue la maggiore età. È così: il ristorante-pizzeria situato in via San Luca Evangelista, a Corigliano Scalo, celebra i suoi primi 18 anni d’ininterrotta attività.
Di certo che c’è non s’arriva a simili genetliaci senza un bagaglio di esperienze e competenze. Il titolare, Tonino Chiaradia, è un professionista unanimemente stimato; un ragazzo divenuto uomo lavorando sempre sodo in ristoranti e pizzerie della zona prima di avviarsi autonomamente. Tutti lo ricordiamo per tanti anni nello staff dello storico “Ouverture 106” e da allora non è mai cambiato: intatta è rimasta la sua correttezza, la sua cucina prelibata e genuina, la sua gentilezza, la sua umiltà. Tonino è impegnato nel settore gastronomico da ben 40 anni e questo dato la dice lunga su chi è e su cosa è capace di fare, attento com’è a portare in tavola solo prodotti freschi e di qualità.
“Il Cenacolo” viene oggi portato avanti anche da Giandomenico e Vincenzo Chiaradia, due baldi giovanotti da tutti gli avventori del locale rispettati e benvoluti per la professionalità ereditata da papà Tonino; ragazzi efficienti e cortesi che hanno ben saldi i valori degli affetti familiari nonché la diligenza per la cura e la selezione delle materie prime da offrire a quanti si accostano alla scoperta (o riscoperta) del loro “nido”. È difatti un vero e proprio rifugio, questo posto, perché anche con i suoi arredamenti sobri e funzionali è in grado di trasmettere conforto e ristoro. E il tutto, aspetto nient’affatto secondario, a prezzi veramente modici.
La famiglia Chiaradia non ha bisogno di pubblicità. Merita però, questo sì, il plauso di quanti, ad iniziare dal sottoscritto, la conoscono, l’apprezzano e le augurano un sempre più roseo avvenire.
Fabio Pistoia