È stato un risveglio triste e amaro, quello vissuto oggi dalla comunità di Schiavonea. Il popoloso borgo marinaro coriglianese ha infatti perso una sua concittadina, in modo prematuro e in tragiche circostanze. In taluni casi è difficile e talvolta inopportuno scrivere, se non l’essenziale, col solo intento di testimoniare e rendere ancora più unita la medesima comunità nel momento della commozione e del dolore.
E.P., residente a Schiavonea, vedova sessantenne e mamma premurosa e attenta, viene infatti descritta unanimemente, da quanti la conoscevano, come una donna molto sensibile e delicata, stimata per la sua proverbiale riservatezza e la sua grande fede. Tutti la ricordano per l’assidua frequentazione della locale Parrocchia Santa Maria ad Nives, per la partecipazione alla celebrazione quotidiana della Santa Messa e di tutte le altre attività liturgiche e aggregative, tra le quali il Coro parrocchiale.
La sua dolcezza, il suo sorriso, la sua parola di conforto sempre per tutti e in ogni momento della giornata. Queste le doti distintive della signora, la cui improvvisa dipartita ha gettato nel comprensibile sconforto non solo familiari e parenti, ma anche amiche e semplici conoscenti.
Nel giorno di San Pio, il frate delle stimmate da Pietrelcina, che oggi si celebra con intenso raccoglimento spirituale a San Giovanni Rotondo e in tutto il mondo, il pensiero non può che andare alla sorella di questa donna, anche lei prematuramente scomparsa qualche anno addietro e molto benvoluta in tutta la comunità di Schiavonea e non solo. Una sorella che ha testimoniato la sofferenza in modo composto e con grande forza di volontà, moglie e mamma di due figli ai quali ha trasmesso il suo grande amore fino alla fine dei giorni terreni e che in tanti sempre ricordano con immutato affetto.
Alla famiglia di quest’ennesima vita volata via troppo presto in Cielo si esprimono le più sentite condoglianze, che si associano a quelle del cordoglio che vive in queste ore l’intera comunità di Schiavonea.
Fabio Pistoia