Sentenza Uefa, possibile cambio societario e nuovi scenari di mercato. L’ombra di Conte sul tecnico calabrese
La stagione del Milan non inizierà nel migliore dei modi. Il 9 luglio è previsto l’inizio del ritiro per Gennaro Gattuso e i suoi, ma in questo momento gli eventi sportivi sono quelli che fanno meno notizia. Si attende, infatti, la sentenza della UEFA per i problemi societari riguardanti Yonghong Li. Una delle ultime è che il bonifico da 32 milioni di euro che doveva arrivare da parte del cinese non è stato recapitato e sarà Elliot a farsi carico del denaro da inserire all’interno della società.
Ma non è questa la peggiore novità. Nei prossimi giorni è attesa, infatti, la sentenza UEFA che si pronuncerà sulle violazioni del Fair Play Finanziario, derivanti soprattutto dalle mancate coperture finanziare dell’attuale presidenza del Milan, secondo gli organi giudicanti. Il verdetto sembra essere già scritto: il Milan dovrebbe essere estromesso dalle coppe europee per il prossimo anno; la qualificazione in Europa League, conquistata con la vittoria all’ultima giornata contro la Fiorentina, potrebbe essere resa vana dalla UEFA. Un disastro sia dal punto di vista sportivo per la squadra rossonera, che non potrà puntare alla vittoria di un trofeo che potrebbe essere alla portata e la cui vittoria darebbe automaticamente la qualificazione in Champions League, ma soprattutto dal punto di vista di immagine. I giocatori potrebbero non essere più affascinati dal blasone del Milan, ingabbiato in una situazione proprietaria poco definita, e i campioni che la società di Via Turati ha in rosa potrebbero pensare di lasciare. Una vicenda che lascerà sicuramente degli strascichi e che i dirigenti stanno cercando di affrontare con il massimo impegno.
Ed ecco che, negli ultimi giorni, si è parlato di un cambiamento al vertice del Milan. Non più il cinese Li, che non ha garantito ciò che serve per la continuazione di una storia gloriosa quale quella della società che ha vinto 7 Champions League e che ha stupito il mondo nel corso della sua storia. I nuovi nomi che sono circolati sui giornali sono americani, in primis la famiglia Ricketts, proprietaria della squadra della Major League Baseball di Chicago, che nella giornata del 22 giugno ha pubblicato questo comunicato.
La famiglia Ricketts (non solo Tom) è interessata ad acquisire uno stakeholder di controllo nell’AC Milan. Mentre Tom è la persona di riferimento, l’intera famiglia e le intere risorse finanziarie della famiglia sono coinvolte in questa vicenda, proprio come la proprietà dei Chicago Cubs. La famiglia Ricktts ha portato un campionato ai Chicago Cubs attraverso investimenti a lungo termine ed essere stati grande supporto per il club, lo stadio, i tifosi e la città. Porterebbero lo stesso approccio al Milan. (Non ci sarebbero modifiche rapide ma investimenti a lungo termine per assicurare un successo duraturo).
La situazione è in continuo divenire e ciò potrebbe portare dei problemi per quanto riguarda l’immediato futuro della squadra affidata a Rino Gattuso.
A due settimane dall’inizio del ritiro, il Milan ha soltanto due nuovi acquisti, bloccati a maggio a parametro zero: parliamo di Pepe Reina, arrivato dal Napoli, e Ivan Strinic, terzino ex Sampdoria. E ora cosa succederà? L’eventuale pena inflitta dall’UEFA darebbe problemi anche per quanto riguarda il mercato, per le motivazioni esposte in precedenza sia dal punto di vista economico – sarebbe in arrivo una multa da 30 milioni – che di appeal. Sembra impossibile andare all’assalto dei nomi che erano circolati prima del problema societario e che avrebbe richiesto anche Gattuso, per tale motivo sono in calo anche le quotazioni per la conquista di un posto in Champions League nella prossima stagione come evidenziano i principali siti di scommesse sportive. Il tecnico calabrese avrebbe voluto uomini di esperienza che garantirebbero qualità alla rosa rossonera. Su tutti, erano circolate le voci su Alvaro Morata e Radamel Falcao, uomini che avrebbero garantito quel salto di qualità in attacco che serve al Diavolo. Attenzione, ora, con l’esclusione dalle coppe, a un possibile fuggi-fuggi generale. Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli hanno già firmato il primo colpo “in difesa”, rinnovando fino al 2022 il contratto ad Alessio Romagnoli, ritenuto un pilastro della difesa assieme a Leonardo Bonucci, uno di quelli che, in caso di esito negativo della vicenda con la UEFA, potrebbe dire addio per lidi più ambiziosi.
I nomi che sono circolati per la presidenza del Milan rischiano di intaccare anche la solidità del posto da allenatore di Gennaro Gattuso. Secondo qualche indiscrezione riportata nei giorni scorsi da alcuni giornali, Ricketts avrebbe già contattato Antonio Conte per proporgli, in caso di passaggio delle consegne, la panchina del Milan. Una notizia non troppo rassicurante per l’attuale allenatore rossonero, che meriterebbe la conferma dopo un’ottima seconda parte di stagione che ha portato i rossoneri a lottare, per un periodo, per un posto in Champions League e in finale di Coppa Italia. C’è da dire che, però, una nuova proprietà, magari impossibilitata ad acquisti faraonici per rimettere a posto i bilanci, potrebbe cercare di ingraziarsi i tifosi e l’ambiente facendo un colpo da novanta in panchina. E Conte sarebbe assolutamente uno di questi.
Insomma, non parliamo sicuramente di un’estate prima di eventi per Gattuso e per il Milan. Nei prossimi giorni si arriverà sicuramente a una definizione di tutte le vicende, sia essa positiva o negativa.