«Quest’anno la sfida e’ quella del rispetto degli altri, della socializzazione e dell’accoglienza». Tra i banchi di scuola anche Karamou 8 anni arrivato a Corigliano con uno degli sbarchi.
La dirigente degli istituti comprensivi “IC Erodoto” e “IC Leonetti Senior”, Susanna Capalbo, ha rivolto un saluto in una lettera indirizzata agli alunni delle scuole da lei dirette. Un nuovo anno all’insegna dell’accoglienza e dell’educazione al rispetto dell’altro.
Ancora una volta numeri importanti quelli che interessano le scuole dei due comprensivisi all’Erodoto sono 1222 gli alunni mentre alla Leonetti 787. La dirigente Capalbo lancia un messaggio importante che necessariamente deve essere colto da tutto il territorio in quel percorso sinergico che deve esistenere nella “formazione dei cittadini del domani” tra scuola, famiglia ed istituzioni oltre che società civile. Particolarmente importante il ruolo all’interno della scuola dell’integrazione, tra i banchi siederà anche uno dei tanti minorenni in cerca d’asilo arrivati in città in uno degli sbarchi susseguitesi negli ultimi tempi.
<<Ricominciamo dopo un’estate sofferta per la nostra Europa e per l’Italia e mai come in questi momenti il pensiero che la scuola assolva al suo compito si fa particolarmente urgente. Le guerre, gli attentanti, le calamità naturali che attraversano il mondo mescolano le variegate umanità tra colori, razze, religioni. La scuola ci dà la possibilità di confrontarci con la speranza quotidianamente. Speranza di cambiamento verso quella solidarietà che ci pone nelle condizioni di poter riconoscere nell’altro noi stessi. E’ questo l’esercizio quotidiano che viene svolto dalle istituzioni educative. Tra i banchi della nostra penisola, giorno dopo giorno si ripete una sequenza di gesti e di occasioni che allenano e orientano le relazioni tra persone. E’ un miracolo. Una sfida che solo la scuola puo’ vincere. Comunicando con i gesti e azioni che il dialogo e la pace sono delle realtà possibili, essendo a fondamento delle relazioni tra le persone. L’esercizio continuo verso il rispetto della vita, delle opinioni altrui e proprie, la disponibilità verso il dialogo con le diversità. Sono queste le cifre della quotidianità scolastica che fanno scoprire la solidarietà e la compassione, stratificando quelle condizioni che con il concorso di tutti potranno impedire all’umanità di vivere vergogne oscure e indimenticate della storia passata. Un risultato importante – srive la Capalbo- che presuppone il coraggio di donne e uomini visionari, diversamente impegnati nelle aule a credere e a far credere che la ragione e il buon senso possa prevalere ancora. E’ per questo che la nostra scuola saluta e accoglie nelle proprie aule Karamou, otto anni proveniente dalla Nuova Guinea. E’ arrivato a Corigliano con uno degli sbarchi che ormai si ripetono da tempo nel nostro porto. La sua famiglia non è con lui ma lo accoglieranno tante mamme della scuola con i dolcetti e le torte preparati per l’occasione. Scrivendo per lui e per i loro figli quel curricolo implicito fatto di impegno nella testimonianza dei diritti di ogni persona e di ogni società alla vita e al futuro, all’educazione, alla sicurezza, alla bellezza, al gioco e alla relazione. Continuando così a dare un orizzonte di senso all’esistenza. Segnando il sentiero dei giorni con la nostalgia per il futuro di ogni uomo. Con queste speranze, auguriamo a tutti un buon anno scolastico rinnovando i nostri ringraziamenti ai tanti che hanno scelto ancora le nostre scuole per vincere la sfida di ogni tempo: diventare donne e uomini pronti a convivere con le pluralità per migliorare il mondo>>.
Corigliano Calabro 14 settembre 2016{jcomments off}