Come vendere la propria auto: un dubbio amletico che riguarda tantissimi italiani alle prese con questa problematica. Sono tanti i fattori che possono portare alla decisione di vendere il proprio veicolo.
Dal desiderio di cambiare alla necessità di monetizzare per evitare di avere spese eccessive. Al riguardo una recente indagine ha dimostrato come il settore dell’auto italiano sia gravato da un peso fiscale complessivo di 71,6 miliardi di euro; a certificarlo è stata a CGIA che ha evidenziato come questo salasso riguardi oltre 37 milioni di autovetture.
A fronte di un crollo di vendite delle auto cui si è assistito dal 2008 ad oggi, il prelievo fiscale è aumentato di 5,3 miliardi di euro.
In sostanza mantenere un’automobile costa. Anche per questo gli italiani decidono con sempre più frequenza di venderla. E quando lo fanno, hanno la necessità di realizzare in tempi rapidi.
Chi ha provato a vendere la propria vettura infatti, conosce le lungaggini cui si va incontro; inserimento annunci vari, appuntamenti su appuntamenti, trattative al ribasso ecc… forse è per questo che ultimamente in rete ha preso il largo un servizio alternativo per vendere la propria vettura. Ultimamente sono comparsi moltissimo compro auto usate, aziende che si occupano di ritirare in tempo reale vetture dei clienti che hanno necessità di vendere.
Il servizio pare funzionare, visto il riscontro. Come funzionano queste aziende? Ci si rivolge al web per cercarne una, quindi è possibile farsi fare un preventivo online; si passa poi a fissare un appuntamento nel corso del quale si riceverà un’offerta economica sulla base della precedente valutazione online e dello stato della vettura stessa. Se il cliente accetta, l’azienda provvede a pagare immediatamente.
Un meccanismo rapido e comodo per chi abbia necessità di vendere il proprio veicolo, e vuole farlo in tempi rapidi senza dover attendere tutti i passaggi del metodo tradizionale. Aziende ce ne sono ormai tante; il consiglio è come sempre quello di affidarsi a soggetti che abbiano una certa fama sul web. E che attino accortezze particolari verso l’utente; come ad esempio quella di pagare con assegni circolari, per antonomasia ritenuti i pagamenti più sicuri, piuttosto che non in contanti o con bonifico. Perché quando si parla di soldi la prudenza non è mai troppa.