Verrà il giorno che sarà necessario fare un pò d’ordine. O per lo meno distinguere le cose, le idee, i contorni, i colori in modo netto. Non più voci incontrollate, frasi dette a metà, ammiccamenti, occhiolini, sorrisetti, il tutto studiato a tavolino per ingenerare confusione. E di conseguenza allontanare ancor più i cittadini dalla vita politica. Oddio politica è parola grossa. Ci è sfuggita!
MATUTINUS di domenica 19 giugno
Facciamo di tutto per scimmiottare gli altri, anche quando di bisogno non ce n’è. Abbiamo gli usi nostri e la nostra buona cucina, ma ci affanniamo a rubacchiare di qua e di là usanze strane ed insipide pietanze; abbiamo arte e cultura veramente grandi, ma preferiamo cantare le lodi di pallide operette. È un modo d’essere, che negli ultimi lustri fa tendenza.
Il buon Siinardi e il sincero democratico
Quel tale diceva che la “madre dei cretini” è sempre incinta. Oggi il cretino, qui in particolar modo, prende le fattezze del “sincero democratico”. Il quale è talmente convinto delle proprie idee che non solo apostrofa come “immorale” chi la pensa diversamente, ma strumentalizza cinicamente ai suoi scopi o a quelli di altri “sinceri democratici” puntuali pagatori, anche episodi banali di normale vita o dialettica politico-amministrativa, come quelli che nei mesi scorsi hanno visto protagonisti Enzo Siinardi, già responsabile del settore finanziario del comune e, per poco, assessore al bilancio, e Giuseppe Geraci.