Caro Sindaco, anzi, carissimo Giuseppe,
hai tutta la mia solidarietà per il vile gesto. Ti esorto ad andare avanti con maggiore determinazione e, nonostante le difficoltà, penso che tu possa ancora recuperare parte del tempo perduto e fare bene per la nostra Città.
La tua storia personale e politica mi fanno ben sperare, hai le MANI PULITE, e di questi tempi non è poco. Perbene sono anche tutti i consiglieri comunali, predisposti a collaborare e darti la forza necessaria; in maggioranza lo fanno con abnegazione, nell’opposizione con spirito costruttivo, pertanto ci sono le condizioni per un lavoro sereno da adoperare sul campo dell’azione di governo.
Personalmente, tutto ciò che dovevo dire o denunciare l’ho fatto dentro e fuori il Consiglio comunale; penso, però, che sia necessaria ora la massima collaborazione e comprensione da parte di tutti i cittadini che rivendicano i propri diritti, ma spesso dimenticano il proprio dovere civico. Oggi è il tempo dell’unità!
Ti invito a prendere in considerazione le proposte che ho fatto in questi due anni, di condividere con chi intende collaborare una vera e propria OPA (offerta politica alternativa) e sopratutto di costruire, per il futuro, una classe dirigente fatta di cittadini coraggiosi e pronti a spendersi per cambiare questo sistema burocratico al collasso. Alternativa a TUTTO, a tutto ciò che abbiamo visto negli ultimi quindici anni.
Oggi è necessario avere competenza e determinazione per una più efficace azione di governo e, soprattutto, nutrire la speranza che le cose, quando c’è la volontà, possono cambiare.
Il gesto vile che ha subito la tua famiglia va condannato con determinazione da tutti i cittadini che vogliono ancora sperare per i propri figli.
Cataldo Russo