Aldilà di dichiarazioni formali, di atti più o meno ufficiali, da parte dei sindaci Antoniotti e Geraci ci sono stati atti concrete, tangibili affinché il cittadino possa capire veramente se esiste questa volontà di fusione tra queste due grandi realtà della piana di Sibari ? E’ questo il senso che si coglie dalle parole del consigliere comunale del Ncd, Elvira Campana, su alcune questioni molto dibattute in questi ultimi tempi: l’ospedale unico e la fusione.
“Sto cercando di capire –afferma la Campana – se tra i massimi esponenti delle due città c’è effettivamente la volontà di operare e lavorare all’unisono. Mi spiego meglio. Parliamo dell’ospedale unico. Chiedo a Antoniotti e Geraci in questi ultimi due anni avete messo in atto iniziative che possano mettere con le spalle al muro la regione Calabria affinché la struttura venga realizzata ?”. Si spieghi meglio consigliere Campana: “Alla luce di tutto ciò che stiamo registrando quotidianamente – afferma l’esponente del Nuovo Centrodestra – ritengo che i sindaci di Corigliano e Rossano, non possono ulteriormente tergiversare, ma devono dare vita ad un’azione forte: andarsi ad incatenare presso la sede della regione Calabria e rimanere li fino a quando non saranno avviati concretamente i lavori per il nuovo ospedale. I cittadini di queste nostre comunità – afferma ancora la Campana – hanno bisogno di segnali forti ed inequivocabili. Non servono a nulla gli incontri, i dibattiti e le dichiarazioni, oggi è necessario dare vita ad azioni forti. Anche perché – spiega ancora la consigliere comunale – ritengo sia abbastanza riduttivo e poco realista parlare di eccellenze sanitarie esistenti nei due ospedali di Corigliano e Rossano. La realtà è ben altra. Abbiamo una offerta sanitaria che fa acqua da tutte le parti, e poi ogni giorno assistiamo a quel triste teatrino di reparti che vengono spostati da una parte all’altra, oppure di personale imboscato in strutture non operanti a danno quelle dove invece gli operatori presenti scoppiano di lavoro”. Ma accanto a ciò non può sfuggire un passaggio sulla fusione: “Noto che da un po’ di tempo – afferma la Campana – noi di Corigliano siamo accusati di boicottare il progetto di fusione con Rossano. Dico che tutto ciò non è vero, anzi noi vogliamo vederci chiaro fino in fondo. Da qui un invito al sindaco di Rossano di organizzare con il collega di Corigliano, qui da noi incontri pubblici per spiegare alla la bontà e l’importanza della fusione. La gente deve avere la possibilità di chiedere al sindaco di Rossano i reali obiettivi che si vogliono perseguire. Anche perché fin qui, a parte dichiarazioni formali, di concreto non noto nulla. Anzi il mio pessimismo su ciò nasce anche alla luce di quanto accaduto nel novembre scorso con le elezioni regionali: ebbene siamo riusciti a perdere, sia noi che Rossano questa opportunità per fare eleggere più rappresentanti della Sibaritide. Oggi ci ritroviamo con un solo rappresentante a Reggio Calabria e ritengo che per il nostro territorio sia troppo poco. Ecco perché invito i due sindaci ad avviare azioni congiunte e concrete affinché la gente si convinca che la fusione è voluta dalle due amministrazioni. Ripeto – conclude la Campana – solo dialogando con la gente costoro potranno convincersi che il progetto è una cosa seria ed una cosa buona per il territorio. Altrimenti tutto è destinato a fallire”.
Giacinto De Pasquale