Come leggere tra le righe il ritorno in comune con la nomina ad assessore di Enzo Siinardi ? E’ la domanda che pone il consigliere comunale del Ncd, Elvira Campana, all’indomani della nomina di Siinardi a posto del dimissionario Iannuzzi. “Nulla di personale – afferma la Campana – perché si tratta di scelte insindacabili da parte del sindaco ma un po’ di coerenza penso sia doverosa nei confronti dei cittadini!
Appena pochi mesi fa il dott. Sinardi, all’epoca Responsabile del settore finanziario, usciva dalla scena del teatro comunale-amministrativo per ragioni a suo dire, relative alla “mancata attuazione integrale del necessario piano dei tagli alla spesa, per l’importo di €. 648.000 così come previsto dalla delibera di giunta n. 143/2014 e del Consiglio Comunale del 25.9.2014” specificando che ciò aveva fatto venir meno quella iniziale sintonia con il sindaco. E ora? E’ ritornata la sintonia/fiducia? Crediamo proprio di si! Anzi! Quella che era una semplice sintonia – sostiene l’esponente del Ncd – oggi è diventato un idillio politico vero e proprio poiché, addirittura, il dott. Sinardi farà parte dell’esecutivo del sindaco Geraci e di conseguenza metterà lui stesso in pratica le scelte politiche amministrative operate in seno alla maggioranza consiliare. Evviva tutto bene quel che finisce bene. I cittadini di Corigliano possono esultare di gioia poiché il ritorno del dott. Sinardi, nella nuova veste di assessore al bilancio, darà “attuazione al piano dei tagli alla spesa in ossequio alle prescrizioni della Corte dei Conti.” Tuttavia alcune considerazioni non possono non essere fatte. In primo luogo è evidente che questa amministrazione non esegue ciò che viene deliberato in Consiglio. Tale affermazione scaturisce sempre dalle dichiarazioni del dott. Sinardi il quale candidamente giustifica la sua indisponibilità alla proroga dell’incarico con “le sopravvenute ed insanabili incompatibilità esistenti tra la novellata programmazione economico-finanziaria dell’Ente (sfociata nella delibera di Giunta del 19.2.2015) e la necessità di focalizzarsi sul taglio alla spesa oltre che sul recupero dell’evasione tributaria.” In sostanza ci si impegna nel Bilancio di previsione ad agire in un modo e poi concretamente si razzola diversamente. Questo ritengo sia molto grave anche alla luce delle indicazioni o meglio prescrizioni dettate dalla Corte dei Conti! Insomma quello che sembrava un cambio di rotta, sollecitato più dall’occhio vigile della Corte dei Conti che non da scelte politiche-amministrative, si è rivelato l’ennesima bufala. Ma ora gli scenari potrebbero nuovamente cambiare! Si spera a favore dei cittadini! Poiché il ritorno del Dott. Sinardi dovrebbe comportare concretamente il taglio alla spesa programmato ma soprattutto il recupero dell’evasione fiscale. Ci auguriamo un futuro migliore. Anche perché l’analisi sul periodo trascorso…..lascia a desiderare. Sono passati circa due anni dall’insediamento del Sindaco e della sua amministrazione e quel che osserva il comune cittadino non è certamente positivo. A cominciare dalle famose strade urbane ancora pervase da enormi voragini dove puntualmente le autovetture dei cittadini sono destinate a sprofondare, per passare dal lungomare ancora cantierizzato, nonostante l’arrivo prossimo dei pochi turisti, e per finire alla famosa e interminabile piazza salotto etc. etc. I servizi anche i più elementari sono inesistenti benchè si chiede ai cittadini la tassa relativa! Insomma lo spettacolo è deludente. La colpa o la responsabilità sembra attribuibile, così si sente dire spesso agli amministratori, alle passate gestioni o forse alle numerose gestioni commissariali o addirittura ai cittadini che non fanno il loro dovere. Forse è di tutti…… Quel che è certo ancora non si intravede l’alba di un nuovo giorno per questo territorio. Pensiamo invece che una rinascita sia auspicabile. E’ necessario, tuttavia, individuare il punto di partenza. Questo non può che individuarlo il Sindaco che è il rappresentante della nostra Città. Il suo ruolo è fondamentale. Anzi di più. L’etimologia della parola “sindaco” rimanda al greco Sýndikos, che significa “amministratore di giustizia”». Un amministratore, un giudice, ha certo molti collaboratori per poter adempiere al proprio ruolo, ma in ultima analisi resta lui solo a dover decidere come “amministrare la giustizia”. Allora un’indicazione. Il punto di partenza è il coraggio, il sogno, l’orgoglio coriglianese per costruire una città migliore di quella che viviamo”.
Giacinto De Pasquale