Il 26 e 27 maggio 2013 i cittadini di Corigliano Calabro saranno chiamati alle urne per eleggere il Sindaco e rinnovare il Consiglio Comunale. Andare a votare senza farsi condizionare da promesse e strumentalizzazioni clientelari ma liberamente e in piena coscienza, riflettendo con lucidità sulla credibilità dei singoli candidati e sui programmi proposti, potrebbe rappresentare una svolta importante e decisiva per il futuro della nostra città, caduta ormai da tempo nella voragine dell’indifferenza.
Questo accorato appello alla riflessione ed alla scelta più giusta non proviene dai soliti noti della politica locale, bensì da giovani coriglianesi che amano la propria città e che hanno voglia di costruire un’alternativa vera e credibile ad una società allo sfascio.
Veniamo da anni bui, anni cupi in cui si sono susseguite Amministrazioni dilaniate da lotte interne ed altre vicende che tutti ben conosciamo; ora eccoci, finalmente, alla tanto attesa tornata elettorale che porta in sé voglia di cambiamento e soprattutto di speranza anche se, purtroppo, di fatto ripropone ancora i vecchi sistemi arrugginiti che ritornano alla ribalta dopo aver destato già non poco clamore.
Ma auspicare ad una svolta generazionale per noi non può essere solo utopia; rompere col passato non può diventare un sogno irrealizzabile. E allora perché non prendere coscienza delle problematiche di noi giovani, e quindi unirci, forti e compatti, verso un unico obiettivo, ossia la rigenerazione della classe dirigente e, contestualmente, avviare un’inversione di tendenza nel modo di affrontare le ataviche e numerose problematiche che affliggono la nostra città? Noi ci crediamo. Certo, può esserci il rischio di perdere, ma almeno ci si è provato, almeno si è dato un segnale, un segnale forte e chiaro: “Adesso basta!”.
Le ideologie non appartengono più alla destra o alla sinistra; appartengono a chi ha la volontà di concretizzarle e di fare sentire la propria voce. Al di là degli schieramenti politici urge dunque un rinnovo generazionale, una nuova classe dirigente che abbia il coraggio e la lungimiranza di cambiare e di rompere gli schemi superando con decisione i vincoli dati da traghettatori di tessere e di voti. Urge una svolta!
Chi scrive queste parole non ha un partito né tantomeno una tessera, né ambizioni di potere o interessi personali, ma soltanto un unico obiettivo comune: ripartire da zero, con gente nuova e pulita. Credendo in un simile progetto e auspicando che questo scritto non resti una semplice utopia, noi SIAMO PRONTI A SCENDERE IN CAMPO!
Ci schieriamo dalla parte del giusto, dalla parte di un candidato a Sindaco giovane per età e per forma mentis, che con linguaggio limpido si rivolga al popolo e ne comprenda le esigenze, che sappia ascoltare ed abbia il coraggio di agire, che non prometta l’irrealizzabile, che non si attardi a scrivere programmi megalomani, ma faccia tutto quello che può con tutto quello che riesce ad ottenere. In sostanza, che svolga il ruolo di Sindaco in senso stretto, guardando alle esigenze di tutti, dando garanzie ai giovani ed ai meno giovani, ai disoccupati, agli operai, agli imprenditori, ai professionisti, agli extracomunitari, da Apollinara a Piana Caruso, risolvendo i problemi esistenti e facendo di tutto per evitare di crearsene dei nuovi. Un giovane che, per altro, è stato l’unico e solo, nell’ultima, triste, vicenda politico-amministrativa cittadina, ad aver rassegnato le dimissioni, con i fatti e non con le parole, da un Consiglio Comunale che era ormai divenuto privo di alcuna credibilità, e di averlo fatto assai prima rispetto al poi avvenuto scioglimento per infiltrazioni mafiose.
Solo questa figura di candidato a Sindaco, nella persona di Gioacchino Campolo, per le qualità umane, politiche e culturali che tutti noi gli riconosciamo, merita a nostro parere di essere non solo votata, ma sostenuta senza indugi: è l’ultima chiamata, non perdiamo anche questo treno!
26 Aprile 2013
Un gruppo di studenti coriglianesi