Nonostante venga pagato quanto richiesto dall’ente, quest’ultimo, però, di fatto non eroga il servizio. E’ il paradosso che ci segnala il proprietario di un piccolo appezzamento di terreno che si trova in località Ogliastretti-Basento nel comune di Corigliano. Domenico Sapia, il proprietario in questione, da anni sta cercando di avere dal Consorzio di Bonifica di Trebisacce, il servizio irriguo per il suo appezzamento di terreno, ma nonostante paghi quanto richiesto dal Consorzio di acqua nemmeno l’ombra,
a nulla sono valse le tante missive che Sapia ha indirizzato all’Ente, ma addirittura quest’ultimo non si è mai degnato nemmeno di una risposta. “L’eloquenza del silenzio – ci di dice Domenico Sapia – è più espressiva di qualsiasi urla, anche se amplificate dalle moderne tecnologie. In ciò è maestro il Consorzio di Bonifica Comprensivo dei Bacini Jonici Cosentino di Trebisacce. Sono anni che, regolarmente spremuto economicamente – afferma ancora Sapia – con un canone che non prevede alcuna rivalsa con la conclamata “bonifica” chiedo di essere refrigerato con il servizio irriguo nella mia minuscola azienda agrumaria in contrada Ogliastretti-Basento in agro di Corigliano Calabro e non vengo neanche fatto segno di un chiaro diniego regolarmente espresso. Mortificato ? No. Prendo atto della curata inutilità (almeno nei miei confronti) di un ente che non dimentica di chiedere risorse per il suo mantenimento, ma ansima nel rispondere, sia pure negativamente, a chi invoca la ragione della sua esistenza definita di “bonifica”. Esiste un modo per scuotere dal perenne letargo un baratro di consumo ed assenza di servizio ? Io, come tanti altri, – spiega ancora Sapia – sono senza voce, ovvero, la mia voce non vale una richiesta neanche per una risposta negativa. Un antico vate faceva dire ad un suo personaggio bucolico: “Un dio ci ha regalato questi ozii”. Quest’ozio “consortile” non esce, però, dall’abulia e non consente neanche di usare le buone creanze per una risposta, non dico grugnosa, ma almeno sonnolenta. Ma il dio tutelare che regala quest’ozio non riesce a smuovere la stagnazione dei servizi demandati ? O chi è piccolo e solitario deve solo pagare e tacere?”
Giacinto De Pasquale