I residenti di via delle cycas della frazione Schiavonea a proposito della Tasi (la tassa sui servizi indivisibili) la cui prima rata si deve pagare entro il prossimo 16 ottobre, si rivolgono pubblicamente al sindaco e a tutta l’amministrazione comunale per chiedere se loro la devono pagare oppure ? Si tratta, a ben vedere, di una domanda provocatoria in quanto, come spiegano gli stessi cittadini li dove abitano mancano, ma da tempo, tutta una serie di servizi.
“La Tasi – si legge nella nota dei cittadini – riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale. La legge 147/2013 prevede che il regolamento comunale individui i servizi indivisibili, dando indicazione analitica, per ciascuno di tali servizi dei relativi costi alla cui copertura la Tasi è diretta”. Da qui la domanda che i residenti di via delle cycas rivolgono agli amministratori: “nel caso nostro, il comune non ha mai dato nulla, ecco perché chiediamo se questa tassa la dobbiamo pagare oppure no, tenuto conto che se il binomio Tasi = servizi è valido, l’inverso no servizi = no Tasi resta pure valido? L’acqua a noi abitanti di via delle Cycas – spiegano – ci viene fornita da pozzi, la luce la vediamo quando c’è la manda il Signore solo di giorno, perché al calar del sole sprofondiamo nel buio pesto più profondo, rimanendo in balia di ladri, furti, scippi e soprusi di ogni genere. In definitiva, come cittadini, – prosegue ancora il testo della nota – ci si sente umiliati, offesi e derisi nel pagare tasse rivolte a servizi inesistenti. Domanda: è così difficile installare due pali luce con tutti quelli giacenti che ci sono perché cambiati allo Scalo? Domanda: E’ stata applicata l’aliquota del 3,3 per mille, che non è poco, perche? Forse a breve tutto il territorio vedrà la luce? Quanto sopra detto non vuole essere mera polemica, o questione politica, ma rabbia di cittadini onesti ma maltrattati, costretti a pagare imposte comunali ed a vivere in condizioni indegne. Sindaco, assessori, consiglieri tutti – questo è l’appello finale che questa gente rivolge ai rappresentanti istituzionali – i cittadini di Corigliano esigono risposte valide ed esaurienti, non in gergo politichese, che sono le tipiche risposte bugiarde ed ingannevoli, ma da amministratori di questo territorio appartenenti a questa comunità. Risposte serie ed esaustive. Non ricevendone – così termina la nota – saremo costretti a protestare di nuovo, sempre civilmente, come adesso”. La protesta non riguarda solo i residenti di via delle cycas, ma anche altre zone del territorio.
Giacinto De Pasquale